Revisione delle norme per la tutela
dei crediti nell’ambito della procedura concorsuale; accesso
agevolato delle aziende al Fondo di garanzia Pmi; istituzione di
un Fondo di sostegno specifico. Sono queste le misure alle quali
lavora il governo per tutelare le imprese dell’indotto ex Ilva.
A questo si aggiunge anche l’estensione in deroga della Cigs per
le aziende della filiera.
“La prededucibilità dei crediti delle imprese dell’indotto
sarà confermata – spiega il Mimit in una nota al termine del
tavolo con i sindacati – eliminando quelle differenziazioni che
in passato hanno generato difficoltà interpretative e
applicative e provocato discriminazioni all’interno della
platea. Per la prededuzione priorità assoluta alle imprese che
hanno erogato le proprie prestazioni, senza soluzione di
continuità, sino al giorno della decretazione
dell’amministrazione straordinaria, contribuendo a garantire la
continuità produttiva”.
Sarà inoltre “previsto l’esonero dal pagamento delle
commissioni ‘una tantum’ per l’accesso al Fondo di garanzia Pmi
e per il mancato perfezionamento delle operazioni garantite. Per
la misura della garanzia diretta sarà previsto un innalzamento
all’80% per tutte le operazioni. Per quanto riguarda le
operazioni di riassicurazione, la copertura del Fondo di Mcc
sarà incrementata fino al 90% sulle garanzie rilasciate in prima
istanza dai confidi non superiori all’80%”, spiega la nota del
ministero.
Si lavora anche all’istituzione di un Fondo di sostegno per le
imprese dell’indotto: “Il Fondo – spiega il Mimit – prevedrà un
contributo, nell’ambito del de minimis, per abbattere gli
interessi che le imprese dell’indotto dovranno corrispondere sui
mutui per nuova liquidità”.
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Fonte Ansa.it