Missionaria svizzera uccisa in Mali dai jihadisti

(ANSA) – GINEVRA, 10 OTT – La Svizzera ha annunciato che nel
Mali una missionaria di Basilea è stata uccisa ha detto il
portavoce del Dipartimento federale (ministero) degli affari
esteri Valentin Clivaz all’agenzia Keystone-ATS. Secondo i media
svizzeri si tratterebbe della 59enne Béatrice Stockly.
    La donna, che da anni lavorava come missionaria a Timbuctù,
era stata rapita all’inizio del 2016. Era già stata rapita una
prima volta nell’aprile del 2012, precisa l’agenzia.
    I responsabili dell’uccisione sarebbero membri
dell’organizzazione terroristica islamista Jama’at Nasr al-Islam
wal Muslim (Fronte di sostegno all’Islam ed i musulmani). Le
circostanze esatte dell’assassinio non sono ancora chiare. Le
autorità svizzere hanno appreso l’informazione da Parigi a sua
volta informata dall’ostaggio francese recentemente rilasciato.
    Berna intende ora fare tutto il possibile per accertare le
circostanze esatte dell’uccisione e ottenere le spoglie
dell’ostaggio svizzero. A tal fine, si rivolgerà anche al
governo di transizione del Mali, afferma una nota del Ministero.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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