(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Verificare la stabilità dei ponti
usando semplicemente i dati raccolti dagli smartphone di chi ci
transita sopra: è stata sperimentata in Italia, in particolare a
Ciampino, la tecnologia sviluppata sotto la guida dell’Istituto
di Tecnologia del Massachussetts (Mit), per monitorare lo stato
di salute dei ponti, ridurre costi e allungarne la vita
d’esercizio.
Il lavoro pubblicato sulla rivista Communications Engineering e
in cui ha collaborato anche Paolo Santi dell’Istituto di
Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Cnr) punta a essere ampliato per monitorare ponti e viadotti
dell’intera rete stradale.
“L’idea è quella di raccogliere i dati dei telefonini relativi
alle vibrazioni che si registrano durante il transito su un
ponte e identificare dati che possano darci informazioni sullo
stato di salute della struttura”, ha spiegato all’ANSA Paolo
Santi che collabora anche al Senseable City Lab del Mit. Per
verificarne l’efficacia i ricercatori hanno svolto dei test, in
collaborazione con Anas su una serie di viadotti nel teritorio
del comune di Ciampino su cui erano già istallati dei sensori
fissi. “Il confronto dimostra che il metodo ha una buona
accuratezza ma per renderlo un metodo realmente pervasivo ed
estendibile su tutta la rete ci sono da affrontare una serie di
sfide”. Prima tra tutte la capacità di imparare a distinguere i
passaggi ‘migliori’, ossia utilizzare solo i dati di passaggi
effettuati alle velocità più adatte alla raccolta dati e quelli
con i minori disturbi, ad esempio una buca o il passaggio di
camion pesanti nello stesso momento. “Monitorare una struttura,
inviando una squadra di tecnici e istallando sensori è
oggettivamente costoso e complesso”, ha spiegato Santi.
“Migliorando la nostra tecnica – ha proseguito – potremmo in
futuro usarla in modo diffuso così da poter segnalare per tempo
eventuali criticità e indirizzare con più facilmente dove fare
analisi più approfondite con tecnici o sensori”. (ANSA).
Fonte Ansa.it