(ANSA) – AOSTA, 06 APR – Mai così tanti incidenti in montagna: con oltre 10mila missioni il 2019 si chiude come l’anno record per il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas), con un incremento del 7,1% delle missioni.
La gran parte (75%) in terreno montano, impervio e ostile.
Prevalentemente hanno riguardato persone ferite, ma ci sono stati anche 950 ricerche di persone disperse, 280 interventi di Protezione civile, 164 incidenti stradali, 42 valanghe, 30 soccorsi in forra, 10 nelle grotte e 2 interventi per l’evacuazione di impianti a fune. Complessivamente sono stati impiegati 41.666 soccorritori, distribuiti in 28.458 giornate-uomo, per un totale di 187.504 ore di effettivo utilizzo. Nel 2019 le persone tratte in salvo sono state 10.073.
Fra queste, 3.376 (33,5%), erano illese. I feriti sono stati 6.190 (61,4%).Si registra un leggero calo dei morti in montagna, passati dal 458 nel 2018 a 446 nel 2019 (il 4,4% del totale).
Fonte Ansa.it