La corsa al riarmo nei Paesi della
Nato innescata dalle minacce di Mosca “complicherà gli sforzi di
riduzione del debito e potrebbe indebolire il loro profilo di
credito” esacerbando il conflitto sociale: “Spagna e Italia sono
particolarmente vulnerabili”, avendo “i maggiori gap nella spesa
per difesa (rispetto all’obiettivo Nato del 2% del Pil, ndr) e i
livelli più bassi di sostegno popolare a ulteriori aumenti di
spesa militare”. L’allarme è dell’agenzia di rating Moody’s,
secondo cui nello scenario base il debito dell’Italia salirebbe
al 144% del Pil nel 2030, ma arriverebbe al 147% nel caso di
raggiungimento del 2%.
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