Da gennaio 2024 sono stati confermati
cinque casi di morbillo nell’area che comprende la Città
Metropolitana di Milano e le aree circostanti in Lombardia, con
varianti che possono sfuggire ai test diagnostici. I casi sono
tutti classificati come genotipo D8 e “sporadici” poiché non è
stato trovato un chiaro legame epidemiologico tra loro. È quanto
riporta uno studio condotto da ricercatori dell’Università
Statale di Milano e dell’Istituto Superiore di Sanità,
pubblicato su Eurosurveillance.
In tre dei cinque casi individuati, viene spiegato, è stata “riportata una storia di viaggio recente, le destinazioni
includevano Uzbekistan, Tailandia e Italia meridionale. In
particolare, due di questi casi, ciascuno con una storia di
viaggio nel Sud Italia o in Tailandia, erano infetti da ceppi di
MeV caratterizzati dai tre mismatch descritti da
Pérez-Rodríguez”. È un ricercatore che ha condotto col suo team
uno studio in Svizzera, “regione che confina” con la zona dove sono stati individuati i
casi lombardi.
“I nostri risultati suggeriscono che i MeV con le mutazioni
specifiche rilevate attraverso la sorveglianza molecolare
svizzera stanno già circolando in Italia”, osservano i
ricercatori aggiungendo che possono “essere rilevate con
sensibilità ridotta da molti test diagnostici attualmente
utilizzati. Ciò evidenzia l’importanza di aggiornare
tempestivamente i test diagnostici per rilevare tutti i ceppi di
MeV attualmente circolanti”, concludono.
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Fonte Ansa.it