Morto in carcere russo un pianista attivista contro la guerra

Il pianista russo Pavel Kushnir,
arrestato per avere protestato contro il conflitto in Ucraina
con alcuni interventi su Youtube, è morto in carcere: lo ha reso
noto la madre, citata dalla testata Mediazona. Secondo la donna,
Irina Levina, le autorità le hanno comunicato che il figlio
Kushnir, che aveva 39 anni, è deceduto per uno sciopero della
fame e della sete in un centro di detenzione a Birobizhan,
nell’Estremo Oriente russo. La notizia della morte non è stata
confermata ufficialmente.
    Lo scorso maggio un canale Telegram considerato vicino alle
forze di sicurezza aveva dato notizia dell’arresto di Kushnir
dopo che il musicista aveva postato sul suo canale Youtube
quattro messaggi contro l’intervento armato russo in Ucraina.
    Secondo la stessa fonte l’accusa nei suoi confronti era quella
di avere incitato ad attività terroristiche.
    Mediazona scrive che l’ultimo messaggio postato da Kushnir
era un discorso “contro l’omofobia di Stato, contro il fascismo
e la guerra”. Kushnir, cresciuto nella città di Tambov, 400
chilometri a sud-est di Mosca, si era diplomato al conservatorio
Chaikovsky della capitale e per sette anni aveva suonato nella
Filarmonica della regione di Kursk. In seguito per tre anni
aveva fatto parte della Filarmonica di Kurgan. Dal 2023 suonava
nella Filarmonica regionale di Birobizhan. Nel 2014 aveva
scritto un romanzo e stava anche dedicandosi a traduzioni di
letteratura contemporanea.
   

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Fonte Ansa.it

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