(ANSA) – ROMA, 17 APR – Le forze armate russe hanno offerto
ai difensori di Mariupol di cessare le ostilità e deporre le
armi entro le 6 di questa mattina (domenica) ora di Mosca (le 5
in Italia), garantendo loro, in cambio, la vita. Lo afferma in
una dichiarazione il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro
di gestione della difesa nazionale della Russia, che comanda
l’assedio di Mariupol.
“Data la situazione disperata che si è venuta a creare nello
stabilimento metallurgico Azovstal, e guidate da principi
umanitari, le forze armate russe offrono ai militanti dei
battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri di fermare le
ostilità e deporre le armi alle 6 ora di Mosca del 17 aprile. In
cambio delle armi sarà loro risparmiata la vita”, si legge nella
nota riportata dalla Tass.
Per attuare questa “operazione umanitaria”, Mizintsev propone
una tabella di marcia: dalle 5 ora di Mosca “viene stabilita una
comunicazione continua tra la parte russa e quella ucraina per
lo scambio reciproco di informazioni; dalle 5:30 ora di Mosca
viene annunciata la “modalità silenzio completo”; alle 6 ora di
Mosca “entrambe le parti alzeranno le bandiere (da parte russa
rossa, da parte ucraina bianca), su tutto il perimetro
dell’Azovstal”.
Dalle 6 alle 13 ora di Mosca tutte le unità armate ucraine e
dei mercenari stranieri dovranno lasciare l’acciaieria “senza
armi e munizioni, senza eccezioni”.
La “situazione disperata” a cui fa riferimento Mizintsev
sarebbe, in particolare, quella – sottolinea alla Tass il
ministero della Difesa russo – rivelata delle comunicazioni tra
i difensori di Mariupol e il governo di Kiev. I primi avrebbero
chiesto alle autorità di Kiev il permesso di arrendersi – dice
il capo degli assedianti russi – “ma in risposta sono minacciati
di esecuzioni”. I russi avrebbero intercettato le comunicazioni
radio (367 solo nelle ultime 24 ore) in cui i resistenti
lamenterebbero una situazione disperata all’interno
dell’acciaieria, dove sarebbero ormai esaurite le riserve di
cibo e acqua, secondo le fonti russe. (ANSA).
Fonte Ansa.it