(ANSA) – ROMA, 04 APR – La portavoce del ministero degli
Esteri russo Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass ha
affermato che l’obiettivo del “crimine commesso dal regime di
Kiev” nella città di Bucha è quello di “interrompere i colloqui
di pace e intensificare la violenza”. Zakharova ha osservato che
la Russia aveva richiesto una riunione del Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite sull’incidente, che ha definito “una provocazione messa in scena dall’esercito ucraino e dai
nazionalisti radicali”. Il ministero della Difesa russo ha
dichiarato ieri che le forze armate di Mosca avevano lasciato
Bucha, situata nella regione di Kiev, il 30 marzo, mentre “le
prove dei crimini” sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo
che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini erano
arrivati ;;nella città. Il ministero ha sottolineato che il 31
marzo il sindaco della città Anatoly Fedoruk aveva confermato in
un discorso video che non c’erano truppe russe a Bucha.
Tuttavia, non ha detto una parola sui civili uccisi per strada
con le mani legate dietro la schiena. (ANSA).
Fonte Ansa.it