La Russia ha deciso di vietare
l’ingresso nel Paese a 92 cittadini americani, tra cui alcuni
giornalisti del Wall Street Journal, del Washington Post e del
New York Times: lo riporta la Tass citando il ministero degli
Esteri di Mosca. Il governo russo presenta il provvedimento come
una “risposta” a quella che definisce “la linea russofoba
perseguita dall’amministrazione Biden con
l’obiettivo dichiarato di ‘infliggere una sconfitta strategica a
Mosca’”.
“Oltre a leader e funzionari di vario livello delle forze
dell’ordine e dei servizi di intelligence, ai capi delle
principali aziende del complesso militare-industriale e alle
istituzioni finanziarie che forniscono armi alle forze armate
ucraine”, recita la nota del ministero degli Esteri russo
ripresa dalla Tass. “L’iniziativa Stop List include anche
redattori e reporter” di quelle che secondo Mosca sarebbero “importanti pubblicazioni liberal-globaliste”. La Russia – che
reprime, anche con pesanti pene detentive, ogni critica
all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe – accusa
i reporter di essere “coinvolti nella produzione e diffusione di ‘falsi’ sulla Russia e sulle forze armate russe” e “sulla ‘copertura’ propagandistica di una ‘guerra ibrida’”, che dice “scatenata da Washington”.
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Fonte Ansa.it