(ANSA) – VERBANIA, 29 MAG – Ha ammesso di aver messo il
ceppo blocca freno, e di averlo fatto altre volte, Gabriele
Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone, interrogato
questa mattina nel carcere di Verbania dal gip Donatella Banci
Buonamici. Difeso dall’avvocato Marcello Perillo, l’uomo ha
spiegato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano
collegabili alla fune ed ha escluso collegamenti tra i problemi
ai freni e quelli alla fune.
“Non sono un delinquente. Non avrei mai fatto salire persone
se avessi pensato che la fune si spezzasse”, ha detto Tadini al
gip secondo quanto riferito dal suo legale. “Porterò il peso per
tutta la vita, sono distrutto perché sono morte vittime
innocenti”, ha aggiunto.
Al termine dell’interrogatorio, la difesa di Tadini ha
chiesto gli arresti domiciliari, non la libertà. (ANSA).
Fonte Ansa.it