Mps non riesce a scambiare in Borsa, chiude a -34%

(ANSA) – MILANO, 26 SET – Nel giorno in cui diventa efficace
il raggruppamento delle azioni, operazione propedeutica
all’aumento di capitale, Mps non riesce a fare un solo scambio a
Piazza Affari, vedendosi assegnare, al termine della seduta, un
calo teorico del 34,5%, senza indicazione di prezzo. Se il
crollo fosse confermato domani alla ripresa delle contrattazioni
il titolo scenderebbe dai 30,5 euro ad azione a cui ripartiva
oggi, a circa 20 euro, vedendo la sua ricapitalizzazione
crollare da 300 a 200 milioni di euro in un giorno solo. Un
incubo temuto dai piccoli azionisti, che in assemblea avevano
chiesto di non procedere al raggruppamento temendo di incorrere
nell’ennesimo “massacro” del proprio capitale, già falcidiato
dalle perdite in questi anni.
    “Il raggruppamento azionario non determina alcuna modifica
del capitale sociale né dunque del suo valore di mercato,
conseguentemente non avrà alcun impatto sul valore di mercato
degli investimenti in quanto la riduzione del numero di azioni
si accompagnerà a una variazione al rialzo del prezzo di mercato
secondo lo stesso moltiplicatore inverso”, le rassicurazioni che
l’amministratore delegato Luigi Lovaglio, aveva provato ad
offrire ai soci, spaventati per un ‘film’ – raggruppamento e
successiva caduta del valore del titolo – a cui avevano già
assistito in passato. Il raggruppamento, aveva spiegato il
banchiere, “è funzionale all’aumento” in quanto semplifica la
gestione amministrativa dei titoli e rende più efficiente la
negoziazione. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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