(ANSA) – MILANO, 08 NOV – “Sebbene il risultato finale”
relativo alla trattativa sul Monte dei Paschi di Siena “sia
diverso da quanto auspicato” dal Mef e da Unicredit “ritengo si
possa dire senza tema di smentite che abbiamo fatto del nostro
meglio per cercare di raggiungere un accordo che fosse in linea
con i principi concordati all’inizio delle trattative e riflessi
nell’accordo firmato con il Mef e comunicato al mercato il 29
luglio 2021”. Lo ha detto in audizione alla Commissione
Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, il
Ceo di Unicredit Andrea Orcel.
“Ciò che è emerso nel corso delle discussioni tra UniCredit e il
Mef” relative a Mps “è stato che, al netto di normali
scostamenti dovuti a singole poste, l’ammontare di capitale
necessario per dare esecuzione all’operazione coerentemente con
quanto concordato nel termsheet era più significativo di quanto
il Mef si aspettasse”, aggiunge Orcel, secondo il quale “nonostante i margini di manovra fossero ristretti, abbiamo
comunque cercato e proposto diverse alternative a nostro avviso
utili a ridurre il fabbisogno di capitale identificato” per Mps “ma tutte si sono rivelate insufficienti a permettere alle parti
di proseguire nella trattativa”.
“Sono certamente dispiaciuto sul piano personale per il fatto
che questa operazione non sia andata a buon fine, anche come
italiano che, nel rispetto del proprio ruolo, crede e sta
investendo nel futuro della nostra economia”, conclude
l’amministratore delegato di Unicredit. (ANSA).
Fonte Ansa.it