Mucca pazza: due casi in Brasile, stop all’export verso la Cina

(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 04 SET – Due casi atipici di mucca
pazza sono stati rilevati in Brasile, con conseguente
sospensione delle esportazioni di carne bovina in Cina. Lo ha
detto reso noto ieri sera il Ministero dell’Agricoltura
brasiliano.
    Si tratta di una misura presa nell’ambito di un protocollo
bilaterale esistente tra i due paesi, sebbene il dicastero abbia
sottolineato che “non vi è alcun rischio per la salute umana o
animale”. I due casi risultano “atipici” poiché la malattia è
apparsa “spontaneamente e sporadicamente, non correlata
all’ingestione di cibo contaminato”, ha spiegato un comunicato
ministeriale.
    I due casi di encefalopatia spongiforme bovina (Bse) sono
stati identificati durante le ispezioni sanitarie negli stati di
Minas Gerais e Mato Grosso in bovini anziani, viene specificato
dal dicastero brasiliano. “Il Brasile non ha mai registrato un
caso classico di Bse”, ha affermato il ministero, che ha
notificato ufficialmente il fatto all’Organizzazione mondiale
per la salute animale (Oie).
    Il morbo della mucca pazza è apparso per la prima volta nel
Regno Unito negli anni ’80 e si è diffuso in molti paesi
d’Europa e nel mondo, provocando l’allarme dei consumatori e
innescando una grave crisi nel settore della carne bovina. La
malattia è stata diffusa ampiamente dagli allevatori che
nutrivano il bestiame con la farina di carne e ossa di animali
morti e infetti. Persone sono morte dopo aver contratto la
variante umana, la malattia di Creutzfeldt-Jakob, che si ritiene
si trasmetta consumando carne infetta. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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