Nessun impegno a obiettivi numerici precisi o a date di lancio ma solo indicazioni di massima sul buon posizionamento di Tesla per lanciare un’auto economica grazie ai progressi compiuti sul fronte dell’efficienza e dei costi. Elon Musk delude e l’investor day di Tesla lascia gli investitori con l’amaro in bocca. Nessun nuovo prodotto viene presentato, neanche un prototipo. Il miliardario si limita a illustrare la sua visione per un futuro sostenibile nel quale Tesla gioca un ruolo cruciale. E a bacchettare l’intelligenza artificiale, definita una tecnologia “abbastanza pericolosa” e “stressante” per la quale “servono regole” affinché operi nell’interesse pubblico.
Sul palco, e questa è forse l’unica vera novità, Musk si presenta con un nutrito gruppo di manager, per l’esattezza 16, quasi per mostrare la lunga panchina a disposizione del colosso delle auto elettriche. Una panchina sulla quale potrebbe sedere il suo successore: alcuni analisti hanno infatti letto nella presenza dei manager la possibilità che Musk stia pensando seriamente a fare un passo indietro dalla guida di Tesla. Una mossa, notano, però a doppio taglio: potrebbe rivelarsi positiva per la società viste le controversie alla quali Musk si espone quasi quotidianamente, ma negativa per i titoli di Tesla considerato l’appeal del miliardario sugli investitori individuali. Descrivendo un mondo che guarda sempre più all’energia rinnovabile, Musk assicura l’impegno di Tesla ad ampliare la sua produzione in tutti gli impianti e conferma l’apertura di uno stabilimento in Messico. Fa poi riferimento alla “piattaforma di nuova generazione” per un nuovo modello Tesla più economico. Un’apertura che comunque non suscita l’effetto sperato. Azionisti e investitori speravano in qualcosa di più, in un nuovo modello in grado di rispondere all’aggressiva concorrenza. Così non è stato e pagarne il prezzo sono i titoli Tesla a Wall Street.
Fonte Ansa.it