(ANSA) – ROMA, 25 NOV – Altra mossa controversa del nuovo
patron di Twitter: Elon Musk ha annunciato che ripristinerà gran
parte degli account banditi precedentemente, dopo che il suo
referendum lampo tra gli utenti (oltre 3 milioni di voti) si è
concluso con il 72% di sì e il 28% di no. “Il popolo ha parlato,
l’amnistia comincia la prossima settimana”, ha twittato, citando
anche la sentenza d’antica tradizione medievale ‘Vox Populi, Vox
Dei’, per significare che opinioni e giudizi popolari, o
comunemente accettati, devono o possono ritenersi veri e giusti.
Una sorta di populismo social, dove a decidere è l’opinione
della massa, non un organismo indipendente qualificato o un
consiglio ad hoc come aveva promesso lo stesso Musk per
rassicurare gli inserzionisti sul controllo dei contenuti. Nel
suo sondaggio Musk aveva escluso l’amnistia per chi ha violato
la legge o si era macchiato di spam oltraggiosi non meglio
specificati. Ma il ritorno di massa di utenti che erano stati
banditi per minacce violente, molestie, abusi e disinformazione,
secondo gli esperti, avrà un impatto devastante sulla
piattaforma e sugli inserzionisti, che hanno già cominciato a
sospendere la pubblicità o minacciato di farlo. Nei giorni
scorsi l’uomo più ricco del mondo aveva usato un referendum
analogo per riammettere Donald Trump: degli oltre 15 milioni di
utenti, il 51,8% si era schierato a favore e il 48,2% contro. Ma
il tycoon aveva preannunciato che non gli interessava tornare su
una piattaforma con molti problemi e che preferiva rimanere sul
suo social Truth. L’imprenditore visionario nel frattempo aveva
già ripristinato gli account di altri personaggi controversi di
destra, come il podcaster canadese Jordan Peterson, il sito
satirico Babylon Bee, l’attore Kathy Griffin e la deputata
trumpiana Marjorie Taylor Greene. Tutto questo accade nel
silenzio quasi totale della politica e nell’immobilismo del
Congresso di fronte al potere di Big Tech e alle sue minacce
alla democrazia. (ANSA).
Fonte Ansa.it