(ANSA) – ROMA, 27 LUG – Una cena globale per nutrire anche il
Pianeta e combattere il cambiamento climatico. Future Food
Institute, centro di eccellenza italiano per la food innovation
con sedi a Bologna, San Francisco, Tokyo e Shanghai, ha
trasmesso sabato scorso sui propri canali social da 30 cucine di
tutto il mondo e 4 continenti (Europa, Asia, Africa e America)
la prima Climate Supper, la cena dedicata a ricette e
conversazioni su come affrontare i cambiamenti climatici
partendo dalla tavola.
Per l’intera giornata gli studenti hanno preparato ricette da
tutto il mondo cucinate con ingredienti dei territori d’origine,
invitando la comunità locale a unirsi in una conversazione su
come usare il cibo come strumento di inclusione sociale e di
risposta alle problematiche degli ecosistemi naturali. Nel corso
della lunga diretta sono state raggiunte sui canali di Future
Food Institute più di 5000 visualizzazioni solo sabato.
L’esperienza, trasmessa dal Future Food Living Lab di Bologna, “La Scuderia”, è partita dall’Asia e terminata in California
alle 22 italiane. Dalla zona universitaria bolognese fino alle
cucine di casa, la Supper ha coinvolto attivamente 200 persone,
tra cui i 50 partecipanti internazionali del Food & Climate
Shapers Digital Boot Camp, il programma di training online
lanciato dall’Istituto insieme alla Fao per formare i Climate
Shaper, nuovi esperti di clima, ambiente e alimentazione
sostenibile.
“Nel periodo del COVID-19 abbiamo riscoperto quanto il cibo sia
strettamente legato e interconnesso a tutte le dimensioni della
nostra vita sul pianeta – sottolinea Sara Roversi, founder del
Future Food Institute -. L’innovazione è una strada che si
percorre insieme, facendo sì che ognuno aggiunga il suo tassello
al grande puzzle di un futuro fatto di sostenibilità e
cooperazione, rispondendo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Ma soprattutto crediamo che questo si possa costruire passo
passo compiendo azioni responsabili che partono dalla cucina, il
momento in cui tutti, da chi ci nutre fino a chi gusta i piatti
in tavola, possono davvero fare la differenza, anche nelle più
piccole scelte per un obiettivo: riunire il mondo attorno al
cibo e attorno alla tavola, per condividere insieme prospettive
e scenari di un pianeta post-pandemia più responsabile,
consapevole e interconnesso”. (ANSA).
Fonte Ansa.it