Maria Pevchikh, dirigente della
Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny, ha confermato che
l’oppositore doveva essere rilasciato nell’ambito di uno scambio
di prigionieri con gli Usa e la Germania. Lo scambio, ha
aggiunto, doveva portare al rilascio anche di due cittadini
americani detenuti in Russia in cambio di Vadim Krasikov, ex
colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, detenuto in
Germania per omicidio.
In un video Pevchikh afferma che l’accordo era in una fase
finale dopo due anni di trattative e che la proposta definitiva
era stata consegnata al presidente russo Vladimir Putin da Roman
Abramovich. Essa prevedeva la liberazione, insieme con Navalny,
dei cittadini ameriani Evan Gershkovich e Paul Whelan, detenuti
in Russia con l’accusa di spionaggio.
Sempre secondo Pevchikh, Putin avrebbe però deciso di
uccidere Navalny, che riteneva troppo pericoloso, per poi
ottenere la liberazione di Krasikov con un altro detenuto
politico.
La collaboratrice di Navalny ha anche accusato funzionari
americani e tedeschi di avere fatto ritardare il possibile
scambio a causa della loro passività.
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Fonte Ansa.it