(ANSA) – STOCCOLMA, 31 DIC – Nel 2022 il colosso svedese
dell’arredamento Ikea sarà costretto ad aumentare i prezzi in
media del 9% a fronte delle carenze persistenti e dei costosi
problemi di trasporto che si registrano nell’economia globale.
“Purtroppo, per la prima volta da quando l’aumento dei costi ha
iniziato a influenzare l’economia globale, dovremo trasferire
alcuni aumenti sui costi ai nostri clienti”, ha affermato Ingka
Group, la holding che controlla 367 negozi dei 422 di IKEA,
ossia oltre il 90% dei suoi negozi.
Secondo Ingka, i principali aumenti dei costi legati ai
trasporti e ai prezzi di fornitura “si fanno sentire
principalmente nel Nord America ed Europa”. “L’aumento medio di
Ingka Group sarà del 9% a livello mondiale, con variazioni a
seconda dei paesi del gruppo e del range, che riflettono le
pressioni inflazionistiche locali”, ha indicato il gruppo.
L’ annuncio di Ikea arriva in un contesto di forte
accelerazione dell’inflazione in tutto il mondo, guidata dalla
profonda interruzione delle catene di distribuzione e dalla
carenza di prodotti essenziali per il commercio internazionale.
Il fenomeno è stato accompagnato da un’impennata dei prezzi
delle materie prime (legno, rame, acciaio) e dell’energia
(benzina, gas, elettricità). Nella zona euro l’inflazione ha
raggiunto a novembre il 4,9% su un anno, record
dall’introduzione della moneta unica nel 1999. Negli Stati Uniti
l’aumento dei prezzi è stato del 6,8% il mese scorso rispetto a
novembre 2020, la sua livello più alto in 39 anni. (ANSA).
Fonte Ansa.it