(ANSA) – ROMA, 27 APR – Oltre 80mila opere d’arte recuperate,
per un valore di poco meno di 85 milioni di euro. E’ il bilancio
dell’attività svolta lo scorso anno dal Comando Tutela
Patrimonio Culturale dei Carabinieri, la cui Banca dati di opere
da ricercare, con 1.300.000 files, è la più antica ed estesa al
mondo.
L’Unità specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per
onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica
tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della
Nazione”), in mezzo secolo di vita, ha restituito al pubblico o
ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali e
sequestrate circa 1, 4 milioni di opere false.
L’attività operativa dei carabinieri del Comando Tutela
Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del
Ministero della cultura, ha fatto emergere nel 2022 una graduale
diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla
luce delle innovazioni legislative intervenute nel 2022 che
hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace
l’attività repressiva. Tra i recuperi del 2022 oltre 17mila
erano reperti archeologici, più di 21mila paleontologici ma
nell’ambito della contraffazione, sono state sequestrate 1.241
opere, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre sono stati
sottoposti a sequestro oltre 250 reperti archeologici o
paleontologici e beni antiquariali/archivistici e librari per un
valore complessivo stimato di circa 86 milioni di euro, nel
caso in cui fossero stati immessi sul mercato. A fronte di una
lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%), il settore
in cui si è rilevato il maggior decremento (-30%) è quello
relativo ai furti in luoghi espositivi , passati da 84 nel 2021
a 58 nel 2022. Infine nello scorso anno ci sono stati importanti
recuperi: tra questi Orfeo e le Sirene, ruppo scultoreo in
terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ’70 a Taranto e riportato in Italia dopo essere passato dalle
mani di diversi ricettatori fino a giungere in Svizzera per un
restauro clandestino restauro e poi acquistate dal Paul Getty
Museum di Malibu. (ANSA).
Fonte Ansa.it