(ANSA) – ROMA, 05 GIU – “Odio dirlo, ma non penso che la
gente sia toccata a livello emotivo dalla guerra in Ucraina, ma
semplicemente perché riguarda le sue tasche. L’Ucraina è una
grande risorsa di cibo per il mondo, di risorse naturali, di
gas. Perché non si commuovono per le mille altre terribili
guerre che ci sono in Africa e in tutto il mondo? Perché quelle
non toccano le loro tasche. Non c’è una sola guerra che non
meriti attenzione e solidarietà, aiuto e rispetto”. A parlare è
la cantante israeliana Noa, in Italia per presentare la seconda
edizione de L’Arca di Noa, il festival da lei ideato che si
terrà ad Arona sul lago Maggiore dal 22 al 25 giugno. Quattro
giorni di musica per promuovere l’arte e la cultura, ma
soprattutto l’uguaglianza, la solidarietà e l’unicità di tutti
gli esseri viventi. “L’occasione per ascoltare musicisti
eccezionali che non si sono mai esibiti in Italia”.
“La musica è un ponte, una mano tesa, un collante che
unisce”, racconta Noa all’ANSA, nella hall del suo albergo
romano, da sempre attivista per la pace (in Israele in primis) e
per i diritti sociali e ambientali, reduce dalla festa per lo
scudetto del Napoli. “È stato pazzesco. Napoli per me è uno ‘state of mind’. Uno stato d’animo, un’idea. Rappresenta molte
cose: prima di tutto i migranti. I miei vicini in America erano
napoletani. E poi Napoli è la flessibilità, l’apertura verso
l’esterno. Ci sono tanti tanti problemi, ma la gente non
permette che questi uccidano la loro felicità e i loro sorrisi.
La società non è schiava dei soldi come in America. La vittoria
della squadra è un incoraggiamento per tutti”. Parlare di immigrazione in Italia oggi non è facile. “In
tutto il mondo ci sono problemi con i migranti – dice Noa – I
leader dovrebbero mostrare più compassione umana e solidarietà.
Cercare un equilibrio: è una sfida, ma non è una questione da
risolvere con tutto bianco e tutto nero”. (ANSA).
Fonte Ansa.it