(ANSA) – ROMA, 15 DIC – Dopo mesi di avvertimenti nemmeno
troppo velati, arriva la linea dura di Bruxelles contro le Big
Tech. E prevede multe fino al 10% del fatturato per i giganti
del digitale colpevoli di gravi violazioni della concorrenza.
Il nuovo pacchetto normativo che la Commissione europea
svelerà oggi segna un cambio di rotta sul mercato digitale per
come lo intendono i due responsabili Ue del dossier, la danese
Margrethe Vestager e il francese Thierry Breton. “Gli interessi
economici e politici di poche aziende non dovrebbero dettare il
nostro futuro. L’Europa deve stabilire i propri termini e le
proprie condizioni”, avevano scritto i due nei giorni scorsi
sull’Irish Time.
I termini e le condizioni prevedono per le Big Tech
responsabilità, obblighi e sanzioni nel caso in cui continuino a
comportarsi male mettendo a rischio l’integrità del mercato
unico. Nel Digital Services Act (Dsa), primo pilastro
dell’impianto normativo, l’esecutivo comunitario richiederà alle
società tecnologiche “molto grandi” come i GAFAM (Google,
Amazon, Facebook, Apple e Microsoft) di assumersi una maggiore
responsabilità per la moderazione dei contenuti che circolano
sulle loro piattaforme.
Questo significa, secondo una bozza riservata del regolamento
vista dall’ANSA, che dovranno “adattare e migliorare” i loro
algoritmi per monitorare e rimuovere i contenuti illegali,
nonché condividere i dati sulla loro attività di moderazione con
le autorità nazionali. Se non lo faranno, dovranno pagare
ammende fino al 6% del loro giro d’affari globale.
Ancora più pesanti le sanzioni nel caso di pratiche sleali di
mercato: nel Digital Markets Act (Dma), l’altra parte del
pacchetto, Bruxelles prevede infatti multe fino al 10% del
fatturato per chi ‘uccide’ la concorrenza e la possibilità
estrema della separazione strutturale dei servizi europei delle
aziende. (ANSA).
Fonte Ansa.it