(ANSA) – PARIGI, 09 GEN – Le centrali nucleari europee di
nuova generazione richiederanno all’Unione europea un
investimento di “500 miliardi di euro, da qui al 2050”, secondo
quanto stima il commissario europeo al Mercato interno, Thierry
Breton.
“Solo gli impianti nucleari già in funzione necessitano di 50
miliardi di euro di investimenti fino al 2030. Quelli di nuova
generazione di 500 miliardi”, ha dichiarato Breton al domenicale
francese Journal du Dimanche, aggiungendo che il piano europeo
per etichettare come “verde” l’energia prodotta dalle centrali
nucleari come quella del gas nella nuova tassonomia energetica
costituisce un passo fondamentale per attrarre investimenti ed è
capace di avviare “una rivoluzione industriale di ampiezza
inedita”.
La proposta della Commissione europea prevede “un ruolo per
il gas naturale e il nucleare come mezzi per facilitare la
transizione verso un futuro energetico basato prevalentemente su
fonti rinnovabili”, e prevede anche la messa a punto di misure
per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
Il commissario europeo francese ricorda inoltre che sono in
corso consultazioni con gli Stati membri, perché in molti c’è
disaccordo interno sul futuro del nucleare, con Paesi come la
Francia che guida il fronte favorevole e la Germania e l’Austria
contrarie (con la prima che si è impegnata a spegnere quelle
esistenti).
Breton stima che entro il 2050 la dipendenza europea dal
nucleare cali dall’attuale 26% al 15%. (ANSA).
Fonte Ansa.it