Facebook sta esaminando l’ipotesi di bandire gli spot politici sulla sua piattaforma prima delle elezioni generali di novembre. Lo scrive il New York Times, citando due persone a conoscenza del dossier. La questione è emersa alla fine dello scorso anno ma ora è tornata alla ribalta in seguito alle crescenti accuse di consentire la disinformazione e l’odio online. Accuse che hanno indotto molte grandi aziende a sospendere la loro pubblicità. Il cuore del dibattito, secondo le fonti, è se vietare gli spot politici aiuterebbe o danneggerebbe l’obiettivo di “dare voce agli utenti”.
Intanto Donald Trump ha confermato per la prima volta che gli Usa hanno condotto un cyber attacco segreto nel 2018 contro la Internet Research Agency (Ira) russa, una società di troll accusata di aver interferito nelle presidenziali Usa del 2016 e in quelle di midterm del 2018. Il tycoon ha svelato l’attacco in una intervista a Marc Thiessen, un columnist del Washington Post ed ex speechwriter del presidente George W. Bush e del capo del Pentagono Donald Rumsfeld. Trump ha sostenuto che, a differenza del suo predecessore Barack Obama, usò le informazioni di intelligence Usa sulle interferenze nelle elezioni per lanciare il blitz. “Le abbiamo fermate”, ha dichiarato.
Fonte Ansa.it