Tutti i leader dei partiti di
punta in corsa alle elezioni politiche nei Paesi Bassi hanno
votato questa mattina. Tra selfie e messaggi social, i quattro
candidati in testa ai sondaggi per succedere al premier uscente
Mark Rutte hanno colto l’occasione per lanciare un ultimo
appello agli elettori.
La leader di origini curde dei liberali di centrodestra del
Vvd, Dilan Yesilgoz, considerata l’erede di Rutte, si è
presentata al Club Panama ad Amsterdam per esprimere il suo
voto. Dita incrociate a favor di telecamere, la ministra della
Giustizia uscente su X ha invitato gli olandesi a scegliere “risolutezza e stabilità”.
Il leader di estrema destra del Pvv, Geert Wilders, ha
votato al municipio dell’Aja poco dopo le 9 di mattina. Volato
in testa ai sondaggi della vigilia, il candidato anti-Islam è
arrivato accompagnato dalle guardie del corpo, atteso da un gran
numero di giornalisti assiepati al seggio sin dalle prime luci
dall’alba. In passato alfiere della Nexit, nelle ultime ore
Wilders ha continuato imperterrito nei suoi messaggi contro
l’accoglienza dei migranti. “Dobbiamo dirlo: qui non si può
entrare!”, ha scritto sui social rilanciando alcuni passaggi
dell’ultimo dibattito televisivo con le richieste di “frontiere
chiuse e zero richiedenti asilo” e “alloggi per gli olandesi”.
Voto invece a Maastricht, sua città natale, per il leader
della lista congiunta Socialdemocratici-Verdi (PvdA-GL), Frans
Timmermans. Il padre del Green Deal Ue è arrivato al seggio con
i figli, i nipoti e l’inseparabile Flat-coated Retriever nero.
“Ho votato con tutto il cuore Esmah”, la leader dei Verdi, ha
riferito su X, sollecitando tutti a esprimersi per “un’Olanda
giusta e verde”.
Anche il fondatore del Nuovo contratto sociale (Nsc), il ‘ribelle’ cristiano-democratico Pieter Omtzigt, ha votato con la
moglie nella Fabbrica-Museo di Enschede. “È tempo di cambiare
dopo tanti scandali” e “quel cambiamento e quella nuova gestione
non arriveranno con i vecchi partiti”, è stato il suo appello.
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Fonte Ansa.it