Lanciato nel 2008, Omegle è un sito web per chattare con sconosciuti e ha trovato nuova vita durante la pandemia da Covid-19. Lo slogan del sito è “Talk to Strangers!”, letteralmente “parla con gli sconosciuti” e nasce come piattaforma per avviare chat, sia video che di testo, con utenti da tutto il mondo selezionati in modo casuale.
Per accedere alla chat non è necessario effettuare una registrazione, garantendo così l’anonimato di chi la frequenta.
Omegle è utilizzabile dagli utenti che hanno almeno 13 anni, ma per i minori di 18 anni è obbligatoria la supervisione di un adulto. Se da un lato, infatti, permette di fare nuove amicizie da ogni Paese e può essere usato per migliorare la conversazione in una lingua straniera e avviare discussioni con chi condivide i propri interessi, dall’altro non mancano rischi per la privacy, soprattutto dei minori. Gli adulti con cattive intenzioni possono nascondersi dietro l’anonimato per utilizzare la chat con fini illeciti. Ecco cos’è, come funziona Omegle e quali sono i rischi per la privacy.
Omegle: cos’è e come funziona
Omegle offre agli utenti una chat room virtuale che permette di parlare in modo del tutto anonimo con persone da ogni parte del mondo. L’accoppiamento degli utenti in chat è del tutto casuale e vengono indicati come “Tu” e “Straniero”. Per favorire la conversazione, è possibile selezionare i propri interessi così che nella scelta casuale dello sconosciuto con cui chattare si possa parlare di argomenti che interessino entrambi. Si potrà scegliere di avviare chat di solo testo, video o entrambi.
La piattaforma garantisce il totale anonimato, a meno che l’utente non decida di fornire informazioni personali durante la conversazione.
L’accesso al sito non richiede registrazione, ma gli utenti in chat devono avere un’età minima di 13 anni. Nel caso in cui siano minori di 18anni, Omegle richiede la supervisione di un adulto durante le conversazioni.
Dopo essersi collegati al sito di Omegle, bisogna selezionare la lingua in cui si vuole chattare e, se si vuole, inserire i propri interessi nell’apposito spazio. Poi bisogna scegliere tra Text per avviare chat testuali, oppure Video per avviare videochat. L’utilizzo della piattaforma è semplice e intuitivo, finiti questi passaggi si verrà accoppiati casualmente a uno “Straniero” e si potrà iniziare a parlare.
Nella chat di testo è disponibile la funzione “Spia”: un terzo utente può connettersi alla chat tra due persone e chiedere agli utenti di discutere di un particolare argomento, fare domande e visualizzare le risposte. Ma chi parla non può sapere se a scrivere sia la spia, oppure lo sconosciuto in chat. Omegle è disponibile su PC ed esistono diverse app, anche se non ufficiali, che permettono di accedere alla chat.
Omegle: i rischi per la privacy e i minori
Sia le chat di testo che quelle video non sono moderate: questo significa che chiunque può accedervi e iniziare a scrivere contenuti di qualsiasi tipo. Lo stesso discorso vale per i video, con il rischio di ritrovarsi davanti a immagini dal contenuto esplicito. Omegle non offre quindi alcun tipo di protezione né di moderazione. Nel caso di utenti minorenni, si limita a un banner che prima dell’avvio della chat avvisa che per poter utilizzare la piattaforma è necessario essere supervisionati da un adulto in casa.
Qualsiasi bambino o adolescente può quindi connettersi semplicemente spuntando una casella di presa visione, senza alcuna sicurezza.
Omegle quindi avvisa gli utenti, soprattutto i minorenni, che la chat potrebbe essere utilizzata dagli altri sconosciuti per contenuti espliciti di natura sessuale. Oltre ai disclaimer, però, non ci sono modi o istruzioni per segnalare se altri utenti usano la chat in modo poco sicuro o per altri scopi. Questo rappresenta un rischio soprattutto per i bambini, che sono esposti a malintenzionati online e contenuti inappropriati.
Anche se la chat nasce come un modo per trovare nuovi amici, il totale anonimato degli utenti l’ha resa una piazza virtuale perfetta per scopi illeciti e soprattutto per adescare bambini e adolescenti, che potrebbero ingenuamente condividere il proprio nome, l’età o la posizione, così da esporsi a rischi reali anche offline. Il sito non offre alcun tipo di moderazione o di impostazione di parental control, pertanto saranno i genitori a dover supervisionare l’utilizzo o eventualmente, utilizzando app apposite per il controllo delle attività dei più piccoli in casa, inserirlo tra i siti web a cui non gli è concesso accedere.
Fonte Fastweb.it