(ANSA) – GENOVA, 08 NOV – Nuovo colpo di scena nell’inchiesta
sull’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria massacrata
nel 1996 nello studio del commercialista dove lavorava a
Chiavari. La polizia scientifica effettuerà il luminol e altre
analisi tecniche sul motorino di Annalucia Cecere, l’ex
insegnante indagata per omicidio aggravato. Lo scooter è
custodito in un autosoccorso di Cuneo dopo che gli investigatori
della squadra mobile di Genova lo avevano sequestrato questa
estate. La donna lo avrebbe portato da Chiavari a Boves, in
provincia di Cuneo, e lo teneva in un box.
Oltre a Cecere, difesa dall’avvocato Giovanni Roffo, sono
indagati il commercialista Marco Soracco e l’anziana madre.
Questi due, difesi dall’avvocato Andrea Vernazza, sono accusati
di false dichiarazioni al pm per avere mentito sui reali
rapporti tra il professionista e l’ex insegnante. A fare
riaprire il caso è stata la determinazione della criminologa
Antonella Pesce Delfino, insieme all’avvocata Sabrina Franzone,
che ha riletto gli atti della vecchia indagine scoprendo
particolari sottovalutati. Tra gli elementi non presi
inizialmente in considerazione anche la testimonianza di una
donna che aveva detto di avere visto, la mattina del delitto, la
Cecere sotto lo studio di Soracco mentre andava via sul suo
motorino. Per gli investigatori, coordinati dal procuratore
Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, sul veicolo
potrebbero esserci dunque ancora possibili tracce nel caso in
cui l’ex insegnante avesse ucciso Cella. Per gli inquirenti
Cecere avrebbe ucciso per gelosia nei confronti di Soracco, che
avrebbe avuto un interessamento invece per la segretaria, e per
prendere il suo posto di lavoro. Tra gli elementi al vaglio
anche alcuni bottoni trovati all’epoca in casa dell’indagata
uguali a uno trovato sotto il corpo della segretaria. (ANSA).
Fonte Ansa.it