(ANSA) – NAIROBI, 19 APR – Venti milioni di persone sono a
rischio di morire di fame quest’anno poiché le ritardate piogge
peggiorano la terribile siccità in Kenya, Somalia ed Etiopia. A
mettere in guardia è l’Onu.
L’estrema siccità durata mesi ha lasciato il Corno d’Africa
sull’orlo di una catastrofe umanitaria, distruggendo raccolti e
bestiame e costringendo un gran numero di persone a lasciare le
proprie case in cerca di cibo e acqua. Poiché le piogge tanto
attese non si materializzano da quasi un mese nell’attuale
stagione delle piogge, “il numero di persone affamate a causa
della siccità potrebbe aumentare dagli attuali 14 milioni a 20
milioni fino al 2022”, ha annunciato il Programma alimentare
mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) .
Sei milioni di somali, ovvero il 40 per cento della
popolazione, stanno affrontando livelli estremi di insicurezza
alimentare e c’è “un rischio molto reale di carestia nei
prossimi mesi” se le condizioni attuali persistono, ha affermato
il Wfp. In Kenya, mezzo milione di persone è sull’orlo di una
crisi di fame, con le comunità del nord del Paese
particolarmente a rischio a causa della loro dipendenza dal
bestiame. Nel frattempo i tassi di malnutrizione nell’Etiopia
meridionale e sudorientale colpite dalla siccità sono aumentati
al di sopra delle soglie di emergenza, mentre il nord del Paese
è vittima di una guerra che dura 17 mesi tra le forze
governative e i ribelli del Tigri. Le terribili condizioni sono
state esacerbate dal conflitto in Ucraina, che ha contribuito
all’aumento dei prezzi di cibo e carburante e all’interruzione
delle catene di approvvigionamento globali, ha proseguito il
Wfp. (ANSA).
Fonte Ansa.it