L’Onu è preoccupata per le “condizioni inaccettabili” poste da Damasco per utilizzare il
posto di frontiera di Bab al-Hawa per portare aiuti umanitari
alle aree ribelli nel nord-ovest della Siria, secondo un
documento visto da Afp.
La lettera delle autorità siriane che autorizza l’uso di
questo valico tra Turchia e Siria “contiene due condizioni
inaccettabili”, ritiene il Consiglio di sicurezza dall’Ufficio
per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite
(Ocha), che si preoccupa per il divieto di parlare con entità “designate come ‘terroristi'” e della “supervisione” delle sue
operazioni da parte di altre organizzazioni.
La Siria ha annunciato che autorizzerà le Nazioni Unite per
sei mesi a utilizzare Bab al-Hawa per fornire aiuti umanitari
vitali a milioni di persone nelle aree ribelli. Questo annuncio
ha fatto seguito alla scadenza, lunedì scorso, del mandato del
meccanismo delle Nazioni Unite che consente dal 2014
l’attraversamento del confine dei convogli delle Nazioni Unite
verso le aree ribelli senza l’autorizzazione di Damasco.
Il Consiglio di sicurezza questa settimana non è riuscito a
prorogarlo, dopo che la Russia, un alleato chiave di Damasco, ha
posto il veto a una proroga di nove mesi. Ma mentre con questo
meccanismo l’ONU era al lavoro, il regime di Bashar al-Assad,
che considerava il meccanismo una violazione della sua
sovranità, ha posto delle condizioni nella sua lettera
indirizzata al Consiglio di sicurezza e al Segretario generale
dell’ONU. L’autorizzazione del governo siriano “può essere una
base per la condotta legale delle operazioni umanitarie delle
Nazioni Unite attraverso il valico di frontiera di Bab al-Hawa”,
ha affermato l’Ocha.
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Fonte Ansa.it