(ANSA-AFP) – TRIPOLI, 28 GIU – Le mine anti-uomo piazzate nei quartieri sud di Tripoli hanno fatto più di cento morti e feriti, tra i quali numerosi civili, dalla fine dei combattimenti alle porte della capitali libica. Lo denuncia l’Unsmil, la missione delle Nazioni Unite nel Paese africano. Il governo d’unità nazionale libico, l’Onu e l’ong Human Rights Watch accusano le truppe del generale Khalifa Haftar di aver lasciato campi minati alla periferia di Tripoli quando si sono ritirati dalla zona.
“Mine e altri ordigni esplosivi lasciati in prossimità delle abitazioni hanno 100 tra morti e feriti dopo la fine dei combattimenti, a inizio giugno”, ha dichiarato in un comunicato l’Unsmil senza precisare quante siano le vittime e quanti i feriti. (ANSA-AFP).
Fonte Ansa.it
Potrebbe interessarti anche
-
Ucraina: esplosioni nel Kharkiv, allarme in altre due regioni
-
Gaza, Unrwa: ‘Entrati 310 camion di aiuti, record dal 7 ottobre’
-
Russia, annullata l’annuale parata per il Giorno della vittoria
-
Gaza, media: 3 morti e 4 feriti in un raid di Israele su Rafah
-
Due italo-egiziani arrestati a manifestazione pro-Gaza al Cairo