(ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Quasi la metà della popolazione
mondiale vive in aree altamente vulnerabili ai cambiamenti
climatici. Negli ultimi 10 anni il numero dei morti per siccità,
nubifragi e uragani è stato 15 volte più alto” e pure l’Europa
rischia un aumento di morti e persone a rischio per di stress da
calore. Così gli esperti di clima dell’Onu nella sintesi per i
decisori politici del “6/o Rapporto di valutazione” avvertendo
che “in questa decade un’azione accelerata di adattamento ai
cambiamenti climatici è essenziale. Nel frattempo occorre
tagliare subito le emissioni di gas serra in tutti i settori e
dimezzarle entro il 2030”.
L’Italia è soggetta ai rischi tipici dell’Europa
Mediterranea, alcuni dovuti a peculiarità del cambiamento
climatico, altri alla particolare vulnerabilità di ecosistemi e
settori produttivi: dalla diminuzione della precipitazione (con
conseguenze sulla disponibilità di risorse idriche) alla
vulnerabilità delle coste, dall’importanza economica del
settore turistico alla vulnerabilità degli ecosistemi terrestri
e marini, minacciati anche da sovrasfruttamento e inquinamento.
(ANSA).
Fonte Ansa.it