(ANSA) – CARACAS, 24 SET – Il presidente venezuelano
Nicolás Maduro e il leader oppositore Juan Guaidó sono
intervenuti virtualmente in rappresentanza del Venezuela nella
75/ma sessione generale dell’Onu: il primo per attaccare la
politica degli Stati Uniti e il secondo per chiedere alla
comunità internazionale di esaminare “opportune azioni” per
restituire la libertà ai venezuelani.
Nel suo intervento Maduro ha accusato gli Usa di essere “una
minaccia per la pace globale” con le sue violazioni dei principi
della legalità internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
“Vogliamo dire al governo suprematista di Washington – ha poi
detto – che il mondo lo guarda, e che può ancora ritornare alle
regole della legalità internazionale, ribaltando il discredito
ed il malessere che provocano le sue arbitrarietà e arroganza”.
Continuando invece a seguire la via della violazione della carta
dell’Onu, ha proseguito, per gli Usa ci sarà isolamento,
discredito e condanna da parte dei popoli”.
Da parte sua Guaidó, autoproclamatosi presidente ad interim
del Venezuela, ha ricordato al Segretario Generale dell’Onu
Antonio Guterres una sua affermazione del 2018, secondo cui “i
principi fondamentali significano poco se non li si applica
quando è necessario”.
Il leader oppositore ha poi sottolineato che con l’aiuto
degli alleati internazionali, sono stati impiegati in questi
anni meccanismi di “diplomazia preventiva”, ma che “siamo
arrivati quasi alla fine delle opzioni disponibili per risolvere
il problema utilizzando meccanismi pacifici e diplomatici”.
Quindi, “oggi chiedo ai rappresentanti degli Stati membri che
assumano la responsabilità di assistere il governo legittimo del
Venezuela nella sua missione di proteggere il popolo
venezuelano, e di considerare una strategia che contempli altre
opzioni dopo l’esaurimento della via diplomatica. E’ giunto il
momento – ha concluso – di azioni opportune e decisive”.(ANSA).
Fonte Ansa.it