(di Luciano Fioramonti) (ANSA) – ROMA, 20 LUG – L’ Opera di Roma guidata da Carlo
Fuortes ha saputo mettere a frutto i successi conquistati osando
e sperimentando strade nuove durante l’ esperienza terribile
della pandemia per continuare a dare al suo pubblico l’ emozione
della musica, del canto e della danza e ora rilancia proponendo
per la prossima stagione 12 titoli d’ opera, 6 di balletto, la
Bohème come film-opera, il ritorno nell’ estate 2022 alle Terme
di Caracalla con Mass di Leonard Bernstein mai eseguita in
Italia, e continuando a delocalizzare gli spettacoli come La
Passione secondo Matteo di Bach che andrà in scena nella Nuvola
di Fuksas. Il ricco cartellone, l’ ultimo firmato dal
sovrintendente in uscita per l’ incarico di Ad Rai, è appunto la
sintesi del mix di tradizione e innovazione che ha fatto dell’
istituzione musicale della capitale un modello di gestione per
qualità artistica e ritorno economico in un momento tanto
difficile. Un esempio? “La scorsa estate al Circo Massimo
eravamo arrivati a un incasso di poco meno di un milione di
euro. A oggi siamo già a un milione e 750 mila euro di
biglietti, il 75 per cento in più”, fa notare con orgoglio
Fuortes, che poi rimarca: “A chi viene dopo di me lascio un
teatro in una situazione ottimale dal punto di vista dei
programmi, economico, finanziario e organizzativo”. Aprire con la musica contemporanea al Teatro Costanzi è un
altro segno della volontà di accettare sfide ambiziose. Così
sarà il 20 novembre con la prima esecuzione assoluta dell’ opera
Julius Caesar, commissionata al compositore romano Giulio
Battistelli, su libretto di Ian Burton, per la regia di Robert
Carsen, che vedrà sul podio il direttore musicale Daniele Gatti.
Poi sarà un susseguirsi di grandi titoli, con “i maggiori
registi di teatro musicali presenti nel nostro cartellone”,
direttori d’ orchestra e cantanti di spicco italiani e
stranieri. L’Opera di Roma, sottolinea la sindaca Virginia
Raggi, presidente della Fondazione, “ha dimostrato di saper
reagire agli choc e ha vinto la sfida”. Grande attenzione anche
per la struttura: il pubblico troverà le nuove poltrone,
realizzate sul modello di quelle originali (costo 500 mila euro)
dopo il rifacimento dei marmi e del parquet. (ANSA).
Fonte Ansa.it