Opposizioni unite, nomine Rai solo dopo riforma governance

“Nel prendere atto del rinvio a dopo
la pausa estiva della votazione del Parlamento dei quattro
membri del consiglio d’amministrazione della Rai, facciamo un
appello alle forze di governo a riflettere sul da farsi. Appare
evidente l’impasse sull’assetto dei nuovi vertici di viale
Mazzini. Come forze di opposizione invitiamo la maggioranza a
lavorare sin da subito alla riforma della governance aziendale”.
    L’appello è firmato dai capigruppo in commissione di vigilanza
Rai di opposizione: Stefano Graziano (PD), Dario Carotenuto
(M5S), Maria Elena Boschi (IV), Angelo Bonelli (Avs),Giuseppe De
Cristofaro (Avs), Maria Stella Gelmini (Az).
    “Con il via libera, avvenuto lo scorso marzo, da parte del
Parlamento europeo al Media Freedom Act, l’attuale legge
220/2015, che governa la Rai, appare superata e necessita di una
riforma che vada nella direzione di recepire la legge europea
per la libertà dei media”, osservano gli esponenti
dell’opposizione, per poi proseguire “rivolgiamo un invito a
tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una
riforma organica della governance della Rai nella direzione del
Media freedom act prima di procedere alla nomina dei nuovi
vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire
al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission
preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e
indipendenza nell’interesse generale della libera informazione
come garantito dalla nostra Costituzione”. “Si tratta –
concludono – di una sfida dalla quale nessuno può sottrarsi.
    Potremmo gettare le basi del confronto parlamentare negli Stati
generali della Rai dove possano partecipare istituzioni, forze
politiche e sociali interessate al rilancio del servizio
pubblico”.
   

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Fonte Ansa.it

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