Sulla scrivania di
Benedetto XVI c’era un fascicolo su Emanuela Orlandi ma si
trattava solo di ritagli di stampa. Lo riferisce il Prefetto
dell’Archivio vaticano, monsignor Sergio Pagano, il quale
ribadisce che nello stesso archivio “non c’è una riga”. E se
fascicoli veri non ci sono “non possono fabbricarsene di falsi”
continua Pagano parlando a “La Torre di Babele” su La7,
rivolgendosi indirettamente a Laura Sgrò, la legale degli
Orlandi, che secondo il Prefetto aveva visionato in Segreteria
di Stato questo fascicolo contenenti gli echi della stampa. Sgrò
replica: “Io non ho mai visto fascicolo alcuno riguardante
Emanuela Orlandi e la sola delusione che ho manifestato nel
corso degli anni è quella conseguente al costante silenzio
ricevuto nonostante le ripetute richieste”.
Pietro Orlandi invece commenta il via ai lavori della
Commissione parlamentare d’inchiesta: “Ammetto di essere stato
una sorta di stalker con il Parlamento pressando Camera e Senato
al fine di far partire prima possibile i lavori di questa
Commissione. Purtroppo il Vaticano ha fatto ritardare di un anno
la partenza; attraverso il promotore di giustizia Alessandro
Diddi, ha fatto ogni cosa per ritardarne il via se non
addirittura bloccare tutto. Mi fa piacere comunque che
nonostante l’ostruzionismo della Santa Sede, abbiano deciso di
far partire la Commissione votandola praticamente
all’unanimità”, dice a Cusano tv.
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Fonte Ansa.it