(ANSA) – NAPOLI, 17 LUG – C’è chi la butta sull’ironia (“e
Lavrov quando c’è”?) e chi, come Guido Crosetto, ne fa un caso
politico (“dopo le Bimbe di Conte – ironizza l’esponente di FdI
– ecco i Bambini di Orsini”). Fatto sta che l’annunciata
partecipazione di Alessandro Orsini, saggista e studioso di
terrorismo internazionale noto per le sue posizioni considerate
filorusse, al prossimo festival del cinema per ragazzi di
Giffoni ha suscitato un vespaio di polemiche. Innanzi tutto tra
gli amanti del festival per i più giovani, unico nel suo genere
in tutto il mondo, che hanno preso d’assalto i social della
manifestazione criticando la scelta di invitare, tra star del
cinema e personaggi dello spettacolo, anche il politologo.
All’annuncio degli organizzatori (“A Giffoni incontrerà i
ragazzi della sezione Impact! Siamo sicuri regalerà loro delle
nozioni molto interessanti”) segue una cascata di commenti,
oltre 500 in poche ore, perlopiù di carattere negativo. “Lezioni
filoputiniane al Festival di Giffoni, ci mancava” scrive un
utente. Sul fronte politico va giù duro Guido Crosetto: “Nati
come festival del cinema per ragazzi e finiti a luogo di parte.
Complimenti per essere riusciti a rovinare una stupenda idea”.
Ai giovani giurati del festival – oggi salutati all’Angelus
da papa Francesco – si rivolge il fondatore della rassegna
campana che prenderà il via il 21 luglio, Claudio Gubitosi, con
un lungo post, spiegando “che chi parla non sa cosa sia
Giffoni”. “In 52 anni – dice – non ho mai deluso né i miei
ragazzi né i loro genitori”, spiega. E aggiunge: “Tutti
pretendono di sostituirsi a questa straordinaria gioventù,
parlando per loro senza per questo averne la titolarità. Come si
fa a dire, oggi, che questi giovani vengono influenzati? Non ho
voluto conduttori: sono loro, sul palco, gli assoluti
protagonisti. Senza filtri, con la qualità della loro
comunicazione, sono liberi di dire, pensare, dissentire,
condividere le proprie visioni con gli oltre 250 ospiti”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it