(ANSA) – NEW YORK, 30 MAR – Gli Oscar 2021 potrebbero alla
fine avere una componente Zoom: in seguito alle proteste di
alcuni candidati e dopo discussioni con gli organizzatori,
l’Academy potrebbe decidere a breve di consentire a chi ha
difficoltà a venire a Los Angeles di partecipare alla cerimonia
in formato virtuale. Le indiscrezioni sono dell'”Hollywood Reporter” che anticipa
una riunione tra candidati e i producer della “notte delle
stelle” Steven Soderbergh, Stacey Sher e Jesse Collins nella cui
agenda sono “aggiornamenti sullo show” e dettagli su cosa fare
nel caso in cui il 25 aprile sia necessaria una partecipazione
virtuale. La riunione era stata messa in programma già la
settimana scorsa e poi ripetutamente cancellata. All’inizio di marzo gli organizzatori avevano categoricamente
escluso il ricorso alle videoconferenze dopo il flop di audience
registrato da altri premi condotti in formato ibrido, in
particolare i Grammy. Ai candidati era stata offerta l’unica
opzione di intervenire di persona a Union Station, la storica
stazione dei treni di Los Angeles le cui dimensioni
consentirebbero il distanziamento sociale anti-Covid: un’opzione
accessibile a chi abita nella mecca del cinema, meno per chi
deve venire da lontano come i rappresentanti dei cinque film
internazionali in gara: il danese “Another Round” di Thomas
Vinterberg che è anche candidato alla regia, “Collective” della
Romania in corsa anche per miglior documentario, “The Man who
sold his skin” tunisino con Monica Bellucci, “Better Days” di
Hong Kong e “Quo Vadis Aida” della Bosnia e Herzegovina.
Ci sono poi le registe in corsa, Emerald Ferrell (“Promising
Young Woman”) e Chloe Zhao (“Nomadland”), nessuna delle quali si
trova in questi giorni negli Stati Uniti così come Carey
Mulligan (“Promising Young Woman”), Sacha Baron Cohen (“Borat
2,” “Il Processo ai Chicago 7”), Anthony Hopkins (“The Father”),
Vanessa Kirby (“Pieces of a Woman”) and Yuh-Jung Youn
(“Minari”). (ANSA).
Fonte Ansa.it