(ANSA) – ROMA, 10 NOV – Un ottobre con gli ascolti più alti
degli ultimi cinque anni, trend confermato anche dalla prima
settimana di novembre. L’emergenza Covid e il dilagare della
seconda ondata tornano a incollare gli italiani al piccolo
schermo: in particolare, nella scorsa settimana (1-7 novembre),
caratterizzata anche dall’incertezza dei risultati del voto Usa,
l’ascolto nelle 24 ore è stato di 11 milioni 748 mila
spettatori.
A fotografare il peso del lockdown, seppure parziale, sulle
abitudini degli italiani è lo Studio Frasi. Nell’intero mese di
ottobre, l’ascolto medio nell’intera giornata è stato di 10
milioni 722 mila spettatori, il dato più alto degli ultimi
cinque anni; bisogna andare indietro di dieci anni, in era
pre-social, per trovarne uno simile (10,7 milioni a ottobre
2011). A crescere sono soprattutto Rai e Mediaset: il maggior
incremento premia le generaliste del servizio pubblico (+252mila
spettatori +8,8% rispetto all’ottobre 2019), mentre per Mediaset
sono i canali digitali a crescere di più (+115mila, +14,8%).
Sale anche l’ascolto di Discovery (+2.26%).
Lo Studio Frasi ha messo a confronto le curve dell’Auditel e
il monitoraggio di Google Mobility Report sui movimenti delle
persone. Dal 21 febbraio al 6 maggio, durante la prima fase
dell’emergenza, la mobilità è crollata dell’80% rispetto al
periodo precedente, con una punta del -86% tra il 25 e il 31
marzo a cui corrisponde un +36,4% negli ascolti televisivi. Poi
la mobilità è ripresa e l’ascolto di tv è tornato via via a
valori abituali; da ottobre, con i dcpm sulle nuove restrizioni,
la mobilità riprende a scendere (-36%) e l’ascolto a salire
(+4%). “Le persone – spiega Francesco Siliato, responsabile
dell’Osservatorio dello Studio Frasi – iniziano autonomamente
un loro lockdown e le uscite diurne e serali si rarefanno ancora
prima che sia il governo a stabilirlo. Con le dovute eccezioni
della parte più giovane e irrequieta della popolazione, che
rimane comunque a casa più del solito già da metà ottobre. Nella
prima settimana di novembre l’audience dei giovani tra i 15 e i
19 anni sale del 18%, la crescita più alta tra quelle rilevate
in tutti gli altri segmenti d’età”. (ANSA).
Fonte Ansa.it