Pakistan: sì alla castrazione chimica per stupratori seriali

(ANSA) – ROMA, 18 NOV – Gli autori di reati sessuali
condannati per stupri multipli potrebbero subire la castrazione
chimica in Pakistan: il parlamento, riferisce la Cnn, ha
approvato una nuova legislazione che mira ad accelerare le
condanne e imporne di più dure.
    La stretta arriva in risposta a una protesta pubblica di
massa per una recente ondata di stupri contro donne e bambini
nel paese e alle crescenti richieste di garantire giustizia alle
vittime di aggressioni sessuali.
    La legge prevede che il governo del Pakistan debba istituire
tribunali speciali a livello nazionale per accelerare i processi
di stupro e garantire che i casi di abuso sessuale siano decisi “rapidamente, preferibilmente entro quattro mesi”. I colpevoli
di stupro di gruppo saranno condannati a morte o all’ergastolo.
    Meno del 3% dei casi di aggressione sessuale o stupro si
traduce in una condanna in Pakistan. La castrazione chimica,
ossia l’uso di droghe per ridurre la libido o l’attività
sessuale, è legale in paesi tra cui Corea del Sud, Polonia,
Repubblica Ceca e in alcuni stati degli Stati Uniti. Secondo
Amnesty International invece si tratta di una pratica “crudele e
disumana”, mentre invece le autorità pachistane “dovrebbero
concentrarsi su riforme che affrontino le cause profonde della
violenza sessuale e diano alle vittime la giustizia che
meritano”, ha affermato l’organizzazione. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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