(ANSA) – PALERMO, 13 GIU – Sono oltre 200 le persone
segnalate alla Procura di Palermo dopo il caos ai seggi di ieri
nel capoluogo siciliani, con decine di sezioni rimaste chiuse
per ore perché presidenti e scrutatori non si sono presentati. I
magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis,
hanno aperto una inchiesta per accertare la legittimità o meno
delle rinunce agli incarichi, molte delle quali sarebbero
arrivate a poche ore dal voto. I reati ipotizzati sono
l’interruzione di pubblico servizio, il rifiuto di atti
d’ufficio e la violazione di una legge elettorale del 1960. La
coincidenza del voto per le comunali con quello per il
referendum determina la necessità per gli inquirenti di
comprendere anche quale sia la norma applicabile.
Le indagini sono state delegate alla Digos della Questura,
guidata da Giovanni Pampillonia, che, indipendentemente dalle
segnalazioni mandate dal Comune alla Procuram, si era mossa,
coordinata dai pm, dopo le decine di notizie di problemi ai
seggi.
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono finiti
i presidenti e gli scrutatori nominati in prima battuta, ma
anche i sostituti entrati in gioco dopo le rinunce e che, a loro
volta, hanno dato forfait all’ultimo minuto pur avendo ricevuto
la comunicazione della designazione giorni fa. La Digos dovrà
sentire gli oltre 200 segnalati e analizzare la documentazione
da loro eventualmente prodotta con la rinuncia, per accertane la
regolarità. Si dovrà anche capire se alcune rinunce siano state
inviate per tempo, ma non siano pervenute al Comune per i
disguidi al sistema informatico determinati dall’attacco hacker
dei giorni scorsi (ANSA).
Fonte Ansa.it