(ANSA) – MOSUL, 07 MAR – Il Papa oggi a Mosul, nel Nord
dell’Iraq, per la preghiera per le vittime della guerra. A
Piazza delle Chiese, dove si svolge l’evento, sono ancora
visibili le macerie della guerra. Le strade e le chiese della
città portano i segni della devastazione. Il Papa ha parlato
subito del tragico esodo dei cristiani dopo l’invasione della
Piana di Ninive da parte dell’Isis. “Il tragico ridursi dei
discepoli di Cristo, qui e in tutto il Medio Oriente, è un danno
incalcolabile non solo per le persone e le comunità interessate,
ma per la stessa società che si lasciano alle spalle”, ha detto
il Papa. “Qui a Mosul – ha proseguito – le tragiche conseguenze
della guerra e delle ostilità sono fin troppo evidenti. Com’è
crudele che questo Paese, culla di civiltà, sia stato colpito da
una tempesta così disumana, con antichi luoghi di culto
distrutti e migliaia e migliaia di persone, musulmani,
cristiani, yazidi che sono stati annientati” dal terrorismo “e
altri sfollati con la forza o uccisi!”. “Oggi, malgrado tutto,
riaffermiamo la nostra convinzione che la fraternità è più forte
del fratricidio, che la speranza è più forte della morte, che la
pace è più forte della guerra”.
Il Pontefice è atteso a Qaraqosh nella chiesa dell’Immacolata
Concezione che i terroristi avevano trasformato in un poligono
di tiro. Nel pomeriggio chiuderà la giornata con la Messa ad
Erbil, nel Kurdistan iracheno. (ANSA).
Fonte Ansa.it