(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 23 OTT – “La solidarietà, la
cooperazione e la responsabilità” sono “antidoti
all’ingiustizia, alla disuguaglianza e all’esclusione”. Lo ha
detto il Papa ai partecipanti al convegno internazionale della
Centesimus Annus. “Le incertezze e le precarietà che segnano
l’esistenza di tante persone e comunità sono aggravate da un
sistema economico che continua a scartare vite in nome del dio
denaro, istillando atteggiamenti rapaci nei confronti delle
risorse della Terra e alimentando tante forme di iniquità.
Dinanzi a questo non possiamo restare indifferenti”. La risposta “non è solo la denuncia” ma soprattutto “la promozione attiva
del bene”.
Nell’incontro è anche arrivato, da parte di Papa Francesco,
un nuovo monito del Papa contro i “muri”, dei quali tanto si
parla in Europa in questi giorni. “Come cristiani – ha detto –
siamo chiamati a un amore senza frontiere e senza limiti, segno
e testimonianza che si può andare oltre i muri degli egoismi e
degli interessi personali e nazionali; oltre il potere del
denaro che spesso decide le cause dei popoli; oltre gli steccati
delle ideologie, che dividono e amplificano gli odi; oltre ogni
barriera storica e culturale e, soprattutto, oltre
l’indifferenza”. “Possiamo essere fratelli tutti”, “può sembrare
un’utopia irrealizzabile”, “preferiamo invece credere che sia un
sogno possibile”, ha concluso il Papa. (ANSA).
Fonte Ansa.it