Sono cominciate da poco, e per
definizione il medagliere si evolve minuto per minuto come il
vecchio tabellone delle Borse mondiali: ma le Olimpiadi offrono
già, alla lettura dei podi, indicazioni sullo stato di salute
dello sport in tutti gli angoli del pianeta. Allo stato attuale
balza agli occhi che la qualità degli atleti si sposti sempre di
più verso Oriente, un po’ come l’economia. E sempre come per gli
indicatori di crescita economica, l’Africa è in affanno,
nettamente staccata dal resto del mondo. A metà della quinta
giornata ufficiale di gara (prima della cerimonia di apertura il
programma riserva solo sparute qualificazioni) con sette ori, in
testa ci sono il Giappone e la Cina. Terza la Francia padrona di
casa, quarta la Gran Bretagna poi si tornare a virare a Oriente,
con Australia e Corea del Sud. E gli Usa? Con quattro primi
posti, finora sono solo settimi, ancora non decollati verso il
pronosticato primo posto finale. L’ Italia è nel G8, ottava: una
posizione in linea con le aspettative. E, in attesa
dell’atletica, in particolare del mezzofondo, va rilevato che
nei primi dieci posti non c’è un Paese dell’Africa (solo 14/o il
Sudafrica con un oro): segnale che conquistare medaglie anche in
altri sport olimpici in quel continente non è ancora diventato “normale”. A proposito del Giappone particolarmente vivace nel
medagliere: nel Paese del Sol Levante si sono tenute le
precedenti Olimpiadi, i nipponici chiusero al terzo posto,
dietro a Usa e Cina. Questa coda di striscia vincente è ormai
una consuetudine: era già successo a Rio 2016 con i britannici,
che, dopo Londra 2012, conquistarono un gran numero di medaglie
(67) chiudendo addirittura al secondo posto, dopo gli Usa e
davanti alla Cina: è evidente che organizzare Giochi, investendo
risorse nella preparazione olimpica, porta frutti e medaglie
soprattutto negli anni successivi.
Se non fosse stato per le ragazze italiane dalla spada d’oro
al Gran Palais, in realtà, in questo momento in testa al
medagliere ci sarebbe la Francia, che ha sei ori, nove argenti e
cinque bronzi (per un totale di 20, inferiore solo ai 26 degli
Usa) e che sta facendo impazzire di gioia le migliaia di
francesi che stanno riempiendo tutti gli impianti dei Giochi.
Per i padroni di casa, l’obiettivo è quello di salire su uno dei
tre gradini del podio del medagliere generale, dove invece
sarebbe una sorpresa clamorosa l’assenza di Usa e Cina.
Per l’Italia la geografia dei 12 podi attuali (tre ori,
cinque argenti e quattro bronzi tra nuoto, scherma, canottaggio,
ginnastica, ciclismo, tiro a segno) conferma una competitività
diffusa. E il mirino è già puntato su quota 40, intesa come
numero di medaglie conquistate nell’incredibile estate del 2021,
quando gli italiani portarono a casa il record di 10 ori, 10
argenti e 20 bronzi. Centrare di nuovo il bersaglio “40” sarebbe
già eccellente: qualsiasi tipo di miglioramento renderebbe
straordinaria l’avventura a Parigi 2024.
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Fonte Ansa.it