(ANSA) – ROMA, 03 GIU – Lavori parlamentari in pausa per
l’election day del 12 giugno con le elezioni amministrative ed
il voto per i referendum sulla giustizia. Un appuntamento,
quello di domenica prossima, che rappresenta per i leader
politici un banco di prova non solo della tenuta dei loro
partiti, ma anche per testare future alleanze in vista delle
elezioni politiche del prossimo anno. I riflettori sono puntati
sul voto in Sicilia con il suo capoluogo Palermo. Il
centrodestra in extremis è riuscito a ricompattarsi mentre Pd e
Movimento Cinque Stelle potrebbero tenere a battesimo proprio in
Sicilia l’ufficializzazione dell’alleanza con le primarie per la
scelta del candidato alla guida della Regione.
Per il centrodestra, invece, il voto amministrativo servirà a
testare non solo la tenuta dell’alleanza, ma anche a consolidare
la sfida per la leadership tra il leader della Lega Matteo
Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Quel che è certo è che l’esito che consegneranno le urne
potrebbe riaprire i giochi per una modifica dell’attuale sistema
elettorale: “Aspettiamo le amministrative”, ammette ad esempio
il presidente M5s Giuseppe Conte.
La pausa per le urne però non cancella i nodi che la
maggioranza si ritroverà alla ripresa dei lavori para. Lo
scoglio principale è la risoluzione che i partiti dovranno
votare in vista delle comunicazioni del premier (il 21 giugno in
Parlamento) in vista del Consiglio Ue. In quella sede si
capiranno le intenzioni del Movimento che ha già annunciato di
voler chiedere lo stop all’eventuale nuovo invio di armi
all’Ucraina. C’è poi il nodo taxi nell’esame del ddl sulla
concorrenza alla Camera e la battaglia sempre dei pentastellati
contrari al termovalorizzatore da costruire a Roma il cui via
libera è atteso con l’ok al decreto aiuti. (ANSA).
Fonte Ansa.it