Parte la rete per facilitare l’inclusione digitale in Italia

(ANSA) – ROMA, 08 GIU – Gestire la propria identità digitale,
navigare in rete, riconoscere le fake news, effettuare chiamate
o videochiamate, fare acquisti online, utilizzare i propri
servizi bancari, l’App IO o accedere all’anagrafe della
popolazione residente: sono alcune delle attività che
impegneranno i “facilitatori digitali” in tutta Italia grazie
alla Rete Nazionale dei Punti di Facilitazione. L’iniziativa,
che rientra nella missione 1 del Pnrr e che è promossa dal
dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del
Consiglio, punta a creare 3mila punti “Digitale Facile”, in
tutte le Regioni, per accrescere le competenze e l’inclusione
digitale di 2 milioni di cittadini entro il 2026.
    “Con la firma dei Piani operativi da parte di tutte le Regioni
entriamo nel vivo di un progetto fondamentale per la
digitalizzazione del Paese. Grazie alle risorse del Pnrr, che
per questa misura mette a disposizione 135 milioni di euro,
l’obiettivo è creare 3mila presìdi in tutta Italia, sia fisici
che itineranti, per diffondere la cultura digitale, contrastare
il digital divide e favorire l’inclusione delle categorie più
fragili. Dall’utilizzo dell’App IO all’Anagrafe digitale, ma
anche gli adempimenti fiscali o gli acquisti online. Grazie al
lavoro dei facilitatori puntiamo ad aumentare le competenze
digitali di base di 2 milioni di cittadini entro il 2026”
commenta il sottosegretario con delega all’Innovazione
tecnologica, Alessio Butti. L’intervento, del valore di 135
milioni di euro, prevede la realizzazione di 3mila Punti di
facilitazione digitale sul territorio da parte delle 21 Regioni
e Province Autonome. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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