“La notizia delle dimissioni da
Ragioniere generale dello Stato apre scenari che ci preoccupano.
Non vorremmo che fosse il primo passo per una opera di spoils
system da parte del governo Meloni. La Ragioneria non è una
struttura di staff alle dipendenze del governo ma un pilastro
insostituibile del nostro apparato pubblico”. Lo affermano in
una nota i senatori del Pd sottolineando che da tempo,del resto,
anche Anac e Agenzia delle Entrate sono nel mirino del governo e
del ministro Giorgetti. Le colpe? Non aver paura di dire la
verità sui conti e sulle scelte di un governo incapace di far
quadrare i conti e di varare provvedimenti utili all’economia e
alla tenuta sociale del Paese”. Da qui l’annuncio del deposito
di un ddl per tutelare e difendere, anche alla luce dei nuovi
vincoli imposti dal Patto di stabilità, la trasparenza delle
procedure di nomina, l’autonomia e l’indipendenza del Ragioniere
generale dello Stato.
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