(ANSA) – VENEZIA, 01 SET – “Avevo 16 anni quando decisi di
fare l’attrice e fu dopo aver visto Legami!, sperando un giorno
di lavorare per Almodovar”: quella tra Penelope Cruz e il
regista spagnolo è una lunga storia di cinema, amore, passione,
rispetto. Sette film insieme ma per Madres Paralelas quella
madre imperfetta, complicata “è forse il personaggio più
difficile che abbia mai interpretato”. La Cruz parla di Pedro
con complicità e, si percepisce bene, anche con venerazione.
“Ogni volta è un regalo, la partenza per un viaggio intenso e
avvincente. Quando mi propone una parte ogni volta penso: ‘quest’uomo ha scritto un’altra meraviglia. Inutile dire che la
sua è la telefonata più attesa”. Penelope, confessa Almodovar, “è la prima a cui penso quando
scrivo un personaggio femminile della sua età. E so che lei
aspetta e spera che in ogni mio film ci sia un ruolo per lei.
Non c’è bisogno che mi faccia pressioni, mi bombardi di
telefonate, lei sa che penso a lei”. Carne trémula, Tutto su mia
madre, Volver – Tornare, Gli abbracci spezzati, Gli amanti
passeggeri, Dolor y gloria e adesso Madres paralelas: questa la
filmografia insieme “ma c’è sempre stata una grande sintonia sin
dal primo personaggio, ci siamo subito capiti. E anche quando è
un lavoro duro, come questo, in fondo è una passeggiata perché
lui non ti fa sentire sola, è la mia sicurezza – dice adorante –
Pedro è totalmente al servizio del suo film, sul set è
concentratissimo, non lo vedi fare altro, neanche prendere una
telefonata e poi la preparazione, mesi di prove, di recitazione
della sceneggiatura, di spiegazioni, dedizione reciproca,
costruisce ogni film come un artigiano e lo cura nei minimi
dettagli”. (ANSA).
Fonte Ansa.it