Prenderà il via a Milano, il
prossimo 17 maggio, il processo in abbreviato per Alberto
Genovese, l’ex imprenditore del web già condannato
definitivamente a 6 anni e 11 mesi di reclusione per aver
drogato e violentato due ragazze e oggi imputato in un secondo
filone di indagine con al centro ulteriori accuse, tra cui
episodi di abusi sessuali nei confronti di altre due giovani che
sarebbero stati commessi con lo stesso schema, ossia con uso di
cocaina.
Ad ammettere la richiesta del rito alternativo, che prevede
lo sconto di un terzo della pena, condizionata all’acquisizione
di documenti, in particolare le relazioni sul percorso clinico e
terapeutico intrapreso per disintossicarsi dalla cocaina, è
stata la gup Chiara Valori. Accolta anche la stessa istanza
avanzata sia da Sarah Borruso, l’ex fidanzata, pure lei già
condannata, e ancora coinvolta, secondo i pm, in alcuni casi di
abusi, sia da Daniele Leali, l’ex braccio destro
dell’imprenditore che risponde solo di intralcio alla giustizia
e di cessione di droga negli ormai noti festini di Terrazza
Sentimento. L’uomo renderà interrogatorio.
A Genovese, in carcere per espiare la pena e che sta
concordando un patteggiamento per una presunta evasione fiscale,
in questa tranche di inchiesta sono stati contestati pure
intralcio alla giustizia e detenzione di materiale
pedopornografico.
“Mi aspetto sia fatta giustizia in maniera serena e lontano
dai riflettori”, ha affermato il suo difensore, Salvatore Scuto.
Gianmaria Palminteri, legale della donna, ha invece detto che la
sua assistita “vive la sua vita” aggiungendo di aver “fiducia”
nella magistratura.
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Fonte Ansa.it