(ANSA) – ROMA, 05 OTT – Maestro tra i più schivi del
Novecento italiano, Guido Strazza compie 100 anni a dicembre e
festeggia con una importante donazione ai Lincei, un corpus di
centinaia delle sue incisioni con le quali l’arte contemporanea
entra alla grande nella collezione dell’Accademia e della
Biblioteca Corsini. Già direttore dell’Accademia delle Belle
Arti e dell’Accademia di San Luca, tante volte premiato per la
genialità della sua grafica, l’artista conosciuto per i suoi “segni” ufficializzerà il suo lascito con una cerimonia che si
terrà domani, 6 ottobre, a via della Lungara.
Le serie donate, da Alberi a Trama Quadrangolare, da Segni di
Roma a Orizzonti, sono state selezionate in accordo con
l’artista, spiegano dai Lincei, tra quelle che meglio potevano
dialogare “con l’antico patrimonio grafico in possesso della
Biblioteca Corsiniana”. E nella scelta sono state privilegiate
le prove d’autore e le tirature con notazioni autografe a
matita, indicazioni per lo stampatore, commenti sugli esiti
della stampa. Classe 1922, una laurea in ingegneria, introdotto
all’arte da Marinetti, Strazza ha dedicato la sua lunghissima
carriera di pittore e incisore, che dal secondo futurismo lo ha
portato fino allo spazialismo, ad una incessante
sperimentazione, alla ricerca e allo studio del segno come
chiave d’accesso all’essenza stessa della Natura: “Se, come
credo che sia sempre- scriveva in Interferenza,
1976-l’intenzione segreta e vera di chi fa segni non è quella di
organizzarli per rappresentare qualcosa, ma per farli essere
qualcosa, carica espressiva e provocazione allora bisogna
riconoscere che tutto germina spontaneamente come eterna
risposta a eterne provocazioni e che il vero centro della
questione sta nel modo di muoversi tra questi due poli alla
ricerca continua di un equilibrio”.
Le sue opere sono state esposte in personali e collettive, tra
cui Novecento alle Scuderie del Quirinale a Roma (2001). Sei
anni fa la galleria nazionale d’arte moderna gli ha dedicato una
retrospettiva. Le stampe, sottolineano dai Lincei, verranno
trasferite in biblioteca nei prossimi mesi, sistemate in
un’apposita cassettiera, catalogate e messe a disposizione degli
studiosi per la consultazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it