La Formazione a Distanza (FAD) è una modalità di erogazione degli insegnamenti che non prevede la compresenza degli studenti e degli insegnanti nello stesso spazio fisico. A renderla possibile è il supporto di altri strumenti, che sono cambiati e si sono evoluti nel corso del tempo.
Proprio come la Didattica a Distanza (DAD), afferente all’ambito della scuola, la FAD ha trovato una maggiore diffusione durante la pandemia da Covid, momento in cui si è fortemente avvertita la necessità di trovare nuovi modi per apprendere e per formarsi. Sempre più persone, così, hanno potuto comprendere i vantaggi di un metodo già diffuso e collaudato.
Ci sono due tipi di formazione a distanza, quella in modalità sincrona e quella in modalità asincrona. La prima prevede momenti di apprendimento in cui i partecipanti sono contemporaneamente connessi e possono interagire tra di loro nello stesso momento. Ci sono dei tempi di accesso prestabiliti, degli orari per le lezioni e l’utilizzo di tecnologie che consentano la compresenza in uno spazio virtuale. Si tratta, ad esempio, di webinar, di videoconferenze e di chat.
La formazione in modalità asincrona, invece, prevede un apprendimento estremamente autonomo attraverso materiale che viene fornito in eLearning. Con la massima flessibilità, lo studente stabilisce tempi e ritmi, accedendo alle lezioni e ai contenuti messi a disposizione del docente in qualsiasi momento lo desidera. È il caso di corsi online, dei podcast, delle simulazioni virtuali o di esami o test.
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0. Formazione a Distanza: vantaggi e svantaggi
I vantaggi della Formazione a Distanza sono numerosi e con lo sviluppo delle nuove tecnologie sono costantemente in aumento. Innanzitutto, la FAD risponde all’esigenza di una formazione continua di tutti quei soggetti che sono impossibilitati, a causa di impegni lavorativi, personali o per motivi di salute, ad affrontare gli spostamenti.
La FAD elimina i limiti spazio-temporali e consente a chiunque sia dotato di una connessione ad Internet di poter incrementare le proprie conoscenze e le proprie competenze, tecniche e trasversali, con flessibilità e con percorsi di formazione personalizzati e basati sulle proprie esigenze.
L’eliminazione delle aule, intese come spazio fisico e non virtuale, consente di aumentare il numero di possibili partecipanti alle lezioni. Non è più la dimensione dell’ambiente a determinare quanti potranno prendere parte ai momenti di apprendimento in sincrono, ma le caratteristiche delle piattaforme di eLearning utilizzate.
Alle lezioni svolte in asincrono, invece, possono partecipare tutti coloro che vogliono accedere ai corsi o al materiale formativo. È sufficiente avere la possibilità di accedere alle piattaforme tramite una connessione ad Internet.
Con la Formazione a Distanza molti costi vengono ridotti o eliminati. Primo fra tutti quello legato agli spostamenti delle persone, che non hanno più bisogno di affrontare brevi o lunghi viaggi con i mezzi di trasporto di qualsiasi tipo.
Diminuiscono anche i costi di formazione, in quanto non è più necessario dover utilizzare degli spazi fisici più o meni ampi per poter ospitare delle lezioni frontali. La formazione in modalità asincrona, inoltre, permette la riduzione delle retribuzioni dei docenti che non devono più affrontare ogni singola sessione di lezione.
Il materiale e i contenuti forniti agli studenti per l’apprendimento (videolezioni, documenti, audio, etc.) possono essere facilmente aggiornati. Questo è un elemento estremamente importante soprattutto per le materie e gli argomenti che sono in costante evoluzione. Molti professionisti decidono di dedicare il tempo alla formazione a distanza proprio per poter restare sempre aggiornati e competitivi nel mondo del lavoro.
Tra i più importanti vantaggi della formazione a distanza c’è l’elevato grado di personalizzazione che permette di raggiungere non solo nei tempi e negli spazi di fruizione, ma anche nei contenuti. Gli studenti possono scegliere di seguire i moduli che più ritengono opportuni, riguardare le lezioni qualora non abbiano ben compreso i contenuti, rifare gli esercizi e rivedere più volte il materiale messo a disposizione.
Inutile negare, però, che la FAD abbia anche dei forti limiti e degli svantaggi che vanno affrontati con consapevolezza. Tutte le interazioni tra docenti e studenti e tra studenti e studenti sono filtrate da uno schermo. Il contatto fisico tra persone viene meno e i momenti di socializzazione vengono fortemente ridotti ed eliminati.
Ciò può avere dei risvolti negativi anche sulla formazione. Per i docenti sarà più difficile entrare in empatia con gli studenti e comprendere se ci sono lacune da colmare o problemi di apprendimento da affrontare e risolvere. La motivazione degli studenti potrebbe calare, aumentando così il tasso di abbandono o di insuccesso.
Anche le tecnologie necessarie per seguire le lezioni possono rappresentare un ostacolo. Non tutti gli studenti e i docenti sono in grado di utilizzare agevolmente i dispositivi e le piattaforme di eLearning necessari per accedere ai contenuti formativi.
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1. Storia della Formazione a distanza: le tre generazioni di FAD
La Formazione a Distanza, anche nota come teledidattica, non è un metodo di insegnamento sorto recentemente, ma ha origini lontane nel tempo. Sono cambiati, nel corso degli anni, i supporti e le tecnologie utilizzate per permettere agli studenti di formarsi anche senza le lezioni in presenza e, in base a questi, sono state distinte tre generazioni di FAD.
“La Formazione a Distanza ha origini lontane nel tempo: nell’800 sono stati distribuiti i primi materiali formativi per corrispondenza”
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2. FAD: la prima generazione
La prima forma di FAD nasce nell’800, quando iniziano a svilupparsi i sistemi postali, di trasporto ferroviario e i metodi di stampa. È in questo momento che vengono distribuiti i primi materiali cartacei formativi a tutti gli studenti che non potevano recarsi nelle aule per le lezioni e che erano geograficamente distanti.
La formazione a distanza, nell’800, ha trovato diffusione nei paesi più ricchi e con un maggior tasso di alfabetizzazione, in particolar modo in Inghilterra e in Svezia. Nel nord America, invece, ha iniziato a prendere piede dopo che l’Illinois Wesleyan University ha organizzato il primo corso per corrispondenza.
I corsi venivano erogati principalmente dagli enti privati e trattavano principalmente argomenti tecnico-commerciali. Il pubblico di riferimento erano soprattutto gli adulti che potevano permettersi una formazione extra-scolastica.
Già nella prima generazione, la formazione a distanza prevedeva dei momenti di verifica. Il materiale formativo veniva inviato per posta, con tutte le informazioni necessarie per approcciare allo studio nella maniera corretta. I test venivano svolti in forma scritta e poi inviati a loro volta al docente, che si occupava di correggerli e dare una valutazione.
Uno dei primi corsi per corrispondenza, è stato quello ideato da Isaac Pitman, docente e creatore del sistema stenografico. L’argomento era, appunto, la stenografia, e il successo del suo esperimento fu tale che nel 1843 decise di fondare la “Phonographic Correspondence Society”.
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3. FAD: la seconda generazione
Dopo il successo delle prime esperienze dell’800, la formazione prende sempre più piede anche nel ‘900, sfruttando nuovi mezzi di comunicazione, come la radio, il telefono e la televisione. Il pubblico di riferimento cambia: ai destinatari dei corsi non sono più solo gli adulti con la voglia di incrementare le proprie conoscenze per motivi lavorativi e per diletto, ma sono anche i giovani.
La radio si mostra in tutta la sua potenza, e appaiono i primi corsi di formazione radiofonici. A supporto, viene fornito anche materiale cartaceo inviato per corrispondenza, utile nelle fasi di verifica e di valutazione.
Fu la BBC una delle prime società a comprendere queste nuove possibilità e a proporre un programma di lezioni radiofoniche integrative dei corsi scolastici, mentre in Francia la radio venne utilizzata durante la seconda guerra mondiale per permettere agli studenti di continuare ad istruirsi. Dopo gli anni ’40 del Novecento, il telefono diventò uno degli strumenti a supporto della formazione. L’Università dello Iowa, ad esempio, organizzò un insegnamento via telefono per studenti disabili.
Terminata la guerra, negli anni ’50 la necessità di dare nuova spinta all’istruzione e alla formazione portò all’incremento dell’utilizzo di metodologie di insegnamento che superavano le lezioni in presenza. Fu sfruttata in particolar modo la televisione. In Italia, ad esempio, nel 1960 approdò sul piccolo schermo “Non è mai troppo tardi”, un programma dedicato agli analfabeti che volevano imparare a scrivere.
Un ulteriore sviluppo dell’offerta formativa a distanza fu dato dalla nascita delle VHS e delle teleconferenze. I supporti audiovisivi venivano spesso integrati anche con materiale cartaceo e quelli offerti dalla telematica, come fax o telefono.
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4. FAD: la terza generazione
Il passaggio alla terza generazione della formazione a distanza è stato determinato dall’invenzione del personal computer e della sua diffusione negli ambienti domestici, che ha stravolto completamente le modalità di erogazione dei corsi a distanza fino a quel punto conosciuti.
In una prima fase, quella caratterizzata dall’insegnamento off-line, vengono elaborati i primi prodotti informatici pensati per l’autoistruzione. SI tratta di floppy disc, CD Rom e videodischi integrati con supporti cartacei per la valutazione o con programmi per l’autoverifica.
Nella terza generazione c’è una maggiore consapevolezza degli studenti. Il contatto epistolare o telefonico con i docenti si riduce drasticamente, mentre aumenta la flessibilità e un apprendimento sempre più individuale e autonomo.
Si arriva, pian piano, ad una seconda fase della terza generazione, che è quella attualmente conosciuta. Con lo sviluppo e la diffusione del web, e una maggiore capillarità della rete Internet sui territori, si diffonde la formazione a distanza on-line, l’eLearning.
Torna protagonista la collaborazione tra gli individui: grazie alla rete, studenti e docenti entrano in contatto tra loro, possono confrontarsi e stabilire percorsi di formazione altamente personalizzati. Si forma una vera e propria comunità in cui tutti possono condividere e partecipare per raggiungere un obiettivo.
La distanza sociale, fortemente marcata nelle altre due generazioni, nella terza, con l’avvento del web, viene, almeno parzialmente, superata. I moduli formativi diventano più flessibili e costantemente aggiornabili e integrabili. La formazione a distanza, già adottata in precedenza in alcune realtà, conquista così spazi anche all’interno delle Università, che grazie ad Internet ne intravedono tutte le potenzialità e l’occasione per offrire nuovi strumenti e servizi agli studenti.
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5. L’università telematica
La possibilità di poter seguire dei corsi a distanza ha dato l’opportunità all’università telematica di nascere e diffondersi. Lo sviluppo del web, soprattutto il web 2.0, ha dato un forte impulso e ha fatto crescere le proposte per gli studenti.
L’università telematica è un istituto di istruzione di livello superiore che eroga corsi di laurea con modalità a distanza ed e-learning, attraverso l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione.
È abilitato a rilasciare titoli accademici, che hanno valore legale e che vengono riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
In Italia il via alla costituzione delle Università Telematiche è stato dato dal Decreto del 17 aprile del 2003. Successivi decreti, provenienti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno poi stabilito i criteri per poter ritenere un istituto adatto a rilasciare titoli dal valore legale
Le lezioni vengono svolte prevalentemente o esclusivamente da remoto, mentre gli esami e le sedute di laurea devono essere tenuti nella sede universitaria. Sono università di recente formazione, ma che stanno riscuotendo un successo sempre maggiore.
Gli studenti che vogliono conseguire un titolo di studio superiore trovano nell’università telematica un grande vantaggio. Anche coloro che non possono frequentare la sede dell’istituto per motivi familiari, di salute e di lavoro, possono avere l’opportunità di apprendere nozioni e concetti dai docenti, incrementare le proprie conoscenze e competenze e raggiungere l’obiettivo desiderato.
Le università telematiche sono istituti privati e hanno iscrizioni aperte per tutto l’anno. Quelle riconosciute dal Miur cercano di andare incontro alle esigenze e ai bisogni di ogni studente con convenzioni e borse di studio, con lo scopo di non escludere da questa possibilità le famiglie meno abbienti.
In Italia sono ben 11 le università telematiche riconosciute dal Miur, e offrono corsi laurea e post-laurea appartenenti ai più disparati settori (ad esempio, Psicologia, Giurisprudenza, Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche, Lettere, etc.). Ogni studente, nelle varie offerte formative, potrà trovare ciò che più è affine alle sue capacità e alle sue ambizioni.
“In Italia sono presenti ben 11 università telematiche riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”
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6. E-Learning: gli strumenti necessari
Per poter usufruire della formazione a distanza sono necessari alcuni strumenti, ormai indispensabili. La maggior parte dei corsi da remoto e della teledidattica prevede l’erogazione dei contenuti attraverso internet.
Gli studenti e i docenti devono quindi dotarsi dei dispositivi adatti per poter accedere alle lezioni. Personal computer, tablet e smartphone di ultima generazione possono essere utilizzati indifferentemente. Devono avere una fotocamera di buona qualità e un microfono quando sono previsti degli scambi e delle conversazioni in modalità sincrona. Devono, inoltre, essere dotati di una buona capacità di memoria e di archiviazione per poter scaricare e memorizzare tutti i materiali formativi di supporto.
Come è facile immaginare, i corsi vengono principalmente erogati online, è necessario pertanto poter accedere ad una buona connessione ad Internet che consenta di poter guardare senza problemi materiale video e audio.
Le piattaforme di E-learning (Learning Management System o LMS) o le learning suite sono spazi virtuali che permettono di gestire il processo di apprendimento e sono un elemento chiave che rendono possibile la formazione a distanza. Ve ne sono diverse, più o meno complesse, ma che hanno tutte le stesse caratteristiche di base.
Tutte le piattaforme di E-Learning hanno un’interfaccia di amministrazione, ossia un back office, che viene gestito dall’amministrazione dell’istituto per caricare corsi, materiali e contenuti. C’è, poi, l’interfaccia utente, dove gli utenti accedono per poter prendere parte al percorso di formazione.
I LMS permettono di trasmettere in streaming le videolezioni, di effettuare test e verifiche di valutazione e di autovalutazione e possibilità di interazione tra studenti e docenti con videochiamate, videoconferenze e chat.
A seconda della piattaforma prescelta dall’ente di formazione o dall’istituto universitario, possono essere necessarie abilità informatiche più o meno elevate. Generalmente, però, le piattaforme hanno un’interfaccia intuitiva, semplice da utilizzare anche per coloro che hanno meno dimestichezza con gli strumenti informatici.
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7. FAD: le opportunità di crescita
La formazione a distanza può rappresentare una grande opportunità di crescita anche per le aziende. I dipendenti, grazie ad una semplice connessione ad Internet, possono infatti accedere a corsi di formazione specifici, che permettono di incrementare le loro competenze e, quindi, di apportare miglioramenti anche sul posto di lavoro e diventare più produttivi.
Compresa questa importante opportunità, sempre più aziende stanno decidendo di agevolare, incentivare ed incoraggiare i corsi di formazione per i dipendenti. Investono, così, su programmi di e-learning facendo un grande passo avanti verso la digitalizzazione dell’impresa.
Le aziende che sentono la necessità di attivare corsi di formazione possono svilupparli all’interno, prevedendo l’assunzione di figure dedicate alla formazione e alla gestione del back office dei Learning Management System.
I vantaggi, seguendo questa prima ipotesi, sono tanti. I corsi sono altamente personalizzabili, e possono includere case history ed esempi relativi alla stessa azienda, i test sono altamente personalizzati e, a lungo termine, si va incontro ad un risparmio economico.
Attraverso l’ideazione di moduli che contengono solo contenuti altamente interessanti ed utili ai dipendenti per svolgere il loro lavoro, aggiornarsi e apprendere nuove tecniche, si otterrà, infine, anche un minor spreco di tempo ed energie.
In alternativa i percorsi di formazione possono essere sviluppati esternamente, affidandosi ad enti e specialisti del settore. In questo caso, bisogna sempre fare attenzione a ciò che viene proposto ai dipendenti, cercando di non demotivarli con argomenti poco affini alle loro mansioni o a ciò che svolgeranno in futuro.
Le piattaforme di e-learning, attraverso la possibilità di sottoporre gli studenti a test e verifiche, permettono di controllare costantemente come sta procedendo la formazione e i risultati che si stanno ottenendo. In questo modo sarà possibile cambiare moduli e percorsi in qualsiasi momento in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
L’aggiornamento continuo dei dipendenti è sinonimo di maggiore competitività dell’azienda sul mercato, poiché aumenta la possibilità di innovare i propri prodotti e servizi e di migliorare l’offerta per il cliente. Un’opportunità importantissima da non perdere.
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Fonte Fastweb.it